Cina, Tibet e Nepal: il nostro itinerario e i consigli prima di partire
Questo viaggio era nei programmi già da un po’, per colmare il nostro mal d’Asia. Erano ormai passati 3 anni dall’ultimo viaggio in Giappone e volevamo andare alla scoperta di nuove nazioni asiatiche. La combinazione del nostro itinerario è nata un po' per caso, quando abbiamo scovato un volo Kathmandu - Milano ad una tariffa davvero imperdibile. La destinazione, che era già nei nostri programmi era la Cina, il nostro primo viaggio in Cina. È una nazione davvero vasta e gran parte della sua costa è soggetta ai monsoni, quindi agosto non è il periodo migliore per visitarla. Abbiamo deciso di concentrare quindi il nostro percorso nella sua parte nord (Beijing, Xi'an e Chengdu), per poi entrare in Tibet. Il Tibet è un territorio da scoprire, monasteri, grandi altitudini e cieli di un blu stupendo. Per concludere, la caotica Kathmandu, dove siamo arrivati fortunatamente a fine mese, al termine del monsone.
Ripensando a tutte le nostre tappe, la mia testa si riempie di panorami mozzafiato, costruzioni straordinarie che sono sopravvissute per millenni grazie all'ingegno di menti argute. Una storia che ancora oggi ha molto da raccontare e che vi lascerà senza parole. Paesi segnati anche dalle sofferenze e da eventi tragici e ricorrenti, come i terremoti in Nepal, che non hanno però cancellato il sorriso dal volto dei bambini, che troverete a giocare per strada e che vi saluteranno con il loro classico "hello!". Una cucina, che ha molte specialità da provare, a volte magari anche scegliendo da un menù solo in cinese. Mettete da parte le vostre convinzioni che la cucina cinese sia quella solo dei ristoranti "all you can eat" che potete trovare in Italia. Preparatevi a provare le specialità locali senza pregiudizi e sono sicura che il vostro palato vi ringrazierà.
Il programma complessivo è nato a poco a poco, cercando di bilanciare i tempi. Le tappe sono tutte fattibili nelle giornate che gli abbiamo dedicato, un po' più intense nelle tappe in Cina e più rilassate in Tibet. Questo ci ha anche permesso di affrontare senza problemi l'altitudine che per molte persone crea disagio e mal di testa. Nel nostro caso nessun effetto collaterale.
Itinerario
Questo è stato il nostro itinerario:
GIORNO 1-6: | Beijing |
GIORNO 7-8: | Xi'an |
GIORNO 9-11: | Chengdu |
GIORNO 12-14: | Lhasa |
GIORNO 15-16: | Gyantse e Shigatse |
GIORNO 17: | Lhasa |
GIORNO 18-20: | Kathmandu |
Nei prossimi post, vi parleremo più in dettaglio delle nostre tappe. I prossimi approfondimenti saranno:
- Beijing: il nostro ingresso in Cina
- Beijing: la Grande Muraglia
- Beijing: i Palazzi Imperiali
- Xi'an: il melting pot cinese
- Chengdu: la Cina dei giganti
- Tibet: cielo blu e monasteri ad alta quota
- Tibet: il nostro tour
- Nepal: un assaggio di Kathmandu
- Nepal: i dintorni di Kathmandu
Prima di partire
- Documenti: per la Cina è necessario richiedere con non più di 3 mesi di anticipo il visto. Per ottenerlo, è necessario fornire molte informazioni e dare piena visibilità dei voli ed itinerario del vostro tour in Cina. Noi abbiamo deciso di affidarci ad una agenzia di Milano a pochi passi dal consolato, che ci ha semplificato la pratica per un compenso contenuto (circa 30€). Per il Nepal, potete richiedere il visto turistico direttamente in aeroporto. È una pratica veloce e costa 30$ a testa per un soggiorno inferiore ai 15 giorni
- In Tibet non è possibile muoversi in autonomia, pertanto dovrete affidarvi ad una agenzia locale, che vi accompagnerà durante il vostro tour e si occuperà anche dell’emissione del vostro permesso di ingresso in Tibet. Per ottenerlo, dovrete fornire loro il visto per la Cina. Il permesso viene ottenuto solitamente in prossimità dell'ingresso nel paese. Nel nostro caso, ci è stato spedito qualche giorno prima del nostro arrivo a Chengdu
- I cinesi sono tantissimi: ancora di più di quanto possiate immaginare. Ad agosto preparatevi a lunghe code nelle attrazioni più famose e ad essere sempre circondati da migliaia di persone. La coda si fa spesso anche nei ristoranti: è sinonimo di buona qualità
- Preparatevi al caldo: nelle città della Cina abbiamo sempre trovato il caldo umido asiatico e stessa cosa vale per Kathmandu. In Tibet, le temperature scendono, ma non di molto. Anche a oltre 5.000m, ci siamo sempre trovati a circa 20°C, non so se si è trattato solamente di fortuna!
- I treni sono super efficienti e puliti, nulla a che vedere con i nostri treni in Italia. Le stazioni sono come gli aeroporti, ad ogni treno è assegnato un gate e una zona di attesa prima della partenza. Nei nostri spostamenti interni abbiamo usato tutti treni veloci che viaggiano a 300km/h, puliti e confortevoli. I biglietti li abbiamo prenotati in anticipo sul sito China Highlights e li abbiamo fatti spedire al nostro hotel di Beijing. Le prenotazioni sono effettuabili a partire da 30gg prima della partenza e si esauriscono velocemente. Utilizzando questo sito, si occuperanno loro di prenotare il vostro biglietto all'apertura delle vendite per la data scelta. Per i treni a breve tratta, si possono acquistare anche qualche giorno prima online o tramite la sua app per smartphone. Noi abbiamo sempre viaggiato in prima classe, poltrone comode, ampio spazio per le gambe e spuntino offerto
- A Beijing, Xi'An e Chengdu ci si muove in città con la metropolitana. Super-efficiente e capillare, molto semplice da usare, molto frequente ed economica (meno di 0,5€ a tratta)
- I cinesi non parlano quasi nulla di inglese. Da quello che abbiamo appreso, a scuola si insegna solo a scrivere e leggere in inglese, poco a parlarlo. Munitevi di Google Translate e scaricate il dizionario di cinese, vi tornerà sicuramente utile per comunicare. In Nepal, non avrete alcun problema con la lingua: l'inglese è conosciuto da molti, sia nei locali che nei punti di interesse turistico
- In Cina, molte delle app che siamo abituati ad utilizzare sul nostro smartphone non funzionano. Il great firewall, blocca molti siti e diversi social networks: tutti i servizi Google (Gmail incluso), Facebook, Instagram, Twitter, Whatsapp, Telegram, Dropbox e molti altri sono inutilizzabili se non avete una VPN più che valida. Se avete un iPhone però, potete contare sui servizi Apple: iCloud Drive, iCloud email e Maps funzionano alla perfezione. Per la connessione a internet (visti i costi elevati del roaming) abbiamo acquistato in aeroporto una ottima sim locale (China Unicom). Per 150 yuan, abbiamo avuto a disposizione 5Gb e un centinaio di minuti di chiamate, più che sufficienti per coprite completamente la durata del nostro viaggio
- Gli occidentali sono pochi in giro e a noi è capitato molto spesso di essere invitati a fare foto con gli abitanti locali. Ne abbiamo fatte davvero tantissime, con adulti e bambini che ci osservavano straniti e che ci regalavano grandi sorrisi ogni volta che accettavamo di farci fotografare insieme a loro
- In generale, nelle città che abbiamo visitato in Cina abbiamo trovato sempre luoghi molto puliti, molto più che in Italia. C’è sempre molto personale in tutte le stazioni che si occupa di pulire, spolverare, controllare e tutto è pulito nonostante la folla di persone che si riversa nelle città ogni giorno. Per strada, nulla per terra, nei parchi molta cura delle aree verdi e di tutte le strutture pubbliche
- Avevo letto cose pazzesche sui bagni: in Cina i bagni sono generalmente delle turche e la carta non è mai presente (se non alcune volte all’ingresso). Esistono davvero molti bagni pubblici (soprattutto a Beijing), molto puliti e frequentati soprattutto dagli anziani che vivono negli hutong e che sono legati alle tradizioni di un tempo. In Tibet le cose cambiano: preparatevi a bagni più spartani e poco puliti. Alcuni, saranno anche in comune senza nessuna porta, solo un basso muretto e un semplice buco nel pavimento
- In Cina ci è capitato molto spesso di trovare al mattino nei parchi o nelle piazzette gruppi di persone a fare ginnastica o giocare a volano. Sono davvero attenti nel mantenersi in movimento, una cura che da noi manca nella maggior parte dei casi. La stessa scena si ripete alla sera, quando danno libero sfogo alla loro passione per il ballo (cosa che ignoravo!) e si sistemano sulle piazze per organizzare coreografie di gruppo e balli di coppia
- Alcune abitudini cinesi sono davvero particolari, alcune già note, altre meno. Il classico e ben noto sputare per terra, come del resto il rutto libero. Qui non stupitevi, la cosa non è considerata assolutamente inopportuna. Molti uomini, contrastano anche il caldo arrotolandosi la maglietta sopra la pancia. Non mi è molto chiaro il perché, ma ci è capitato spesso di vederli così. Infine la loro posizione a riposo molto particolare, completamente accovacciati sulle gambe, che per noi non è poi così comoda, mentre per loro pare essere comodissima a tutte le età
Nel complesso ho trovato tutti ben disposti ad aiutarci, spesso armati di traduttore. Inoltre, non mi sono mai sentita in pericolo in nessuna delle nostre tappe. Quindi preparatevi, se state per partire sarà un viaggio indimenticabile!