Questo novembre abbiamo dedicato un weekend lungo alla scoperta di due prodotti pregiati della Toscana: l'olio e il vino.

Siamo stati invitati ad un evento dedicato interamente all'olio presso La Torre alle Tolfe, una splendida tenuta a gestione familiare a poca distanza da Siena. La proprietà è gestita con passione da Mania e il fratello Giotto, che hanno orientato la produzione di olio e vino biologici, nel rispetto della sostenibilità e dell'ambiente.

La tenuta

Il nome della tenuta è legato alla torre di avvistamento costruita nell'ottavo secolo nei dintorni di Siena. In seguito alla vittoria di Firenze sui senesi, la torre fu parzialmente distrutta e inglobata in un borgo di casali agricoli. Dagli anni cinquanta, la struttura è stata restaurata con cura dalla famiglia Castelli e la torre riportata al suo antico splendore al centro della proprietà.

Il modo migliore per apprezzare la storia della tenuta è prendere parte ad un visita guidata. In questo modo, potrete apprezzare i vari dettagli architettonici e anche diversi attrezzi utilizzati dagli ultimi mezzadri che risiedevano nella struttura. Una volta visitato l'esterno e il giardino principale, si passa agli interni. Qui attraverso un antico passaggio sotterraneo davvero suggestivo, si arriva alle vecchie cantine, per poi collegarsi alla struttura dove ora viene prodotto il vino, principalmente in grandi vasche in cemento. Il passaggio scavato nel tufo, in passato ha svolto diversi ruoli, sicuramente anche a supporto della fuga degli abitanti del borgo in caso di emergenza.

Le olive e l'olio

Abbiamo sempre apprezzato l'olio di qualità, parte integrante della nostra alimentazione, ma non avevamo mai avuto l'opportunità di conoscerne nel dettaglio il processo produttivo e nemmeno prendere parte ad una degustazione, per capire come apprezzare a fondo tutte le sue caratteristiche. La Torre alle Tolfe organizza nel corso dell'anno diversi eventi a tema olio, quello a cui abbiamo preso parte era dedicato nello specifico a quello novello, la cui raccolta termina in questa zona nei primi giorni di novembre.

Iniziamo il nostro viaggio alla scoperta dell'olio dalla visita guidata con Mania negli uliveti che circondano la tenuta. Si tratta di oltre 4.000 ulivi, suddivisi tra le diverse tipologie tipiche della zona: Frantoio, Leccino, Moraiolo e Pendolino.  

Abbiamo avuto modo durante la nostra piacevole passeggiata di assistere alla raccolta, che qui viene fatta completamente a mano. Per rendere l'idea, da ogni pianta vengono raccolti tra i 10 e i 20kg di olive, che poi si trasformeranno in circa 1-2 litri di profumato olio extra-vergine di oliva. Gli ulivi della tenuta, dai più storici a quelli più giovani, raccontano attraverso i loro tronchi nodosi la loro storia e anche il cambio di approccio che negli anni è stato seguito nella loro gestione. Anche la potatura viene fatta a mano da esperti e la varietà degli ulivi rende questo uliveto un ottimo luogo di formazione per le accademie di potatori.

Il giorno stesso della raccolta, le olive vengono portate al frantoio per la spremitura e l'olio così ricavato viene imbottigliato direttamente dalla tenuta per garantire la fragranza e bontà del prodotto, che si ossida se lasciato a contatto con l'aria.

Ci ha molto colpito come l'uliveto è tenuto con cura e amore, è stato davvero un piacere passeggiare al suo interno per osservare gli ulivi da vicino e apprezzare i paesaggi circostanti. È stata una vera e propria camminata nella pace della natura e con l'occasione abbiamo potuto visitare anche l'orto della tenuta.

Visti i giardini e gli uliveti dove abbiamo compreso come viene prodotto l'olio, siamo passati alla degustazione, per noi la prima in assoluto. Come per il vino, anche per l'olio esiste un vero e proprio rito: si parte dall'osservazione visiva, per poi concentrarsi su gusto e olfatto. L'olio viene disposto in piccoli bicchierini, che vengono coperti con le mani per scaldare l'olio e sprigionarne gli aromi. Viene poi assaggiato un piccolo sorso, inspirando anche dell'aria per distribuirlo in modo omogeneo nel cavo orale. Con l'olio novello è normale percepire un pizzicorino in gola, sinonimo della giovane età, infatti darà il suo meglio solitamente a circa 6 mesi dalla raccolta.

La tenuta produce due tipi di olio: uno tradizionale ed uno certificato IGP, fatto con olive raccolte precocemente in modo da ottenere valori organolettici nettamente superiori.

Nella degustazione tra un olio e l'altro, la scelta migliore per pulire il palato non è il pane come pensavamo, ma un prodotto acidulo, come le mele Granny Smith. È stata davvero un'esperienza interessante, che abbiamo poi concluso con una cena a tema nel ristorante della tenuta.

Il vino

Le colline circostanti sono tappezzate di vigneti che in questa stagione regalano colori stupendi.

La tenuta produce anche una serie di vini biologici in purezza, che abbiamo potuto apprezzare durante una degustazione guidata da Emily, la sommelier della Torre alle Tolfe. Si tratta di 6 prodotti diversi: i primi tre appartengono al vitigno Sangiovese: Chianti, Chianti Riserva e Rosato Sangiovese (andato a ruba e attualmente già esaurito!), e poi i tre vitigni autoctoni, che vengono vinificati in purezza: Canaiolo, Ciliegiolo e Colorino.

La degustazione e stata accompagnata da un ottimo piatto di salumi e pecorino, per rendere l'esperienza ancora più gustosa!

Prima di partire

  • Dove soggiornare? La Tenuta alle Tolfe è posizionata strategicamente a solo 3km da Siena. Dispone di diverse soluzioni, tra camere e appartamenti distributi negli edifici storici del borgo, in grado di soddisfare ogni tipologia di esigenza
  • Dove mangiare? La tenuta offre una deliziosa colazione nelle belle sale al pian terreno della struttura principale, è molto varia e caratterizzata da prodotti freschi locali, come yogurt, marmellate, formaggi, salumi e torte fatte in casa. Per la sera, potete cenare al ristorante principale o partecipare agli eventi in programma. Venerdì sera abbiamo preso parte al giro pizza, gustoso e vario. Le pizze, preparate con diversi impasti, vengono cotte nel forno a legna. Per una cena più formale, c'è il ristorante principale che oltre al menù classico organizza cene a tema. Durante il nostro soggiorno, abbiamo optato per la cena di gala dedicata all'olio, con tre portate e dolce, studiate per valorizzare questa preziosa materia prima