Quest’anno abbiamo deciso di andare alla scoperta di Lione durante la Fête des Lumières, che si svolge ogni anno durante il ponte dell'immacolata. Non so quanti di voi la conoscano, ma Lione è la terza città della Francia, dopo Parigi e Marsiglia. È una piccola Francia racchiusa tutta in un luogo, ricca di storia e di fascino. Il suo centro storico è uno splendido dedalo di viuzze, nominato anche patrimonio dell’UNESCO, in cui è piacevole perdersi senza una meta ben precisa. Sorge alla confluenza del fiume Rodano e della Saona, che definiscono i profili della città e creano l’occasione per suggestive e romantiche passeggiate lungo il fiume.
Camminare per Lione permette di fare un viaggio nei secoli, partendo dal teatro di epoca romana, passando per il centro storico rinascimentale per poi arrivare ai nuovi quartieri dedicati agli affari sorti nella fase di grande sviluppo urbano degli anni sessanta.
La città è divisa in quattro grandi aree: Presq’Ile, la penisola formata dall’incrocio dei due fiumi (Rodano e Saona), Vieux Lyon (la città vecchia), Fourvière detta anche la Collina che prega e Croix-Rousse detta la Collina che lavora.
In tre giorni abbiamo avuto modo di visitare la città girando senza fretta tra i diversi quartieri, pranzando e cenando in locali caratteristici e scoprendo poi la città in notturna durante la Fête des Lumières.
Lione è anche la capitale della gastronomia francese, dove gustare deliziose specialità locali, ma di questo tema vi parleremo nei dettagli in un prossimo post. L'ottima cucina, dopo la Festa delle Luci, è sicuramente un altro valido motivo per visitare questa città anche in altri periodi.
Logicamente, cosa fare a Lione dipende anche dai vostri gusti personali. Queste per noi sono le cose imperdibili che abbiamo avuto modo di fare durante il nostro soggiorno.
Passeggiare per i traboules
I traboules sono uno degli aspetti peculiari dell'urbanistica della vecchia Lione. Si tratta di passaggi a forma di corridoio con consentono il collegamento tra due vie diverse della città, passando all’interno dei cortili privati delle case. L’origine di questo termine viene legato alla contrazione dei termini trans ambulare, che significa “percorrere attraverso”. Si trovano in svariate parti della città, i più caratteristici sono sicuramente quelli di rue St Jean, ma si trovano anche nel quartiere di Croix-Rousse, dove probabilmente servivano per il passaggio più agevole di tessuti e seta tra gli edifici. Il più noto di tutti in questa zona è il Traboule de la Cour des Voraces, che è diventato il simbolo della rivolta dei Canut (tessitori della seta) a Lione nel 1831.
Una curiosità: sono stati sempre costruititi in modo perpendicolare rispetto al fiume Saona per consentire un rapido accesso al fiume stesso.
I famosi murales di Lione
Lione è ricca di splendidi murales che rappresentano uno spaccato della vita della città nel tempo. Il Mur des Canut si trova nel quartiere Croix-Rousse, all'incrocio del viale des Canut con la rue Denfert-Rochereau.
Questo immenso murale occupa completamente il retro di un edificio e rappresenta in modo molto realistico la vita del quartiere. La complessità del murales e i giochi di profondità creati sono davvero particolari. Dopo essere stato completato per la prima volta nel 1987 è stato sottoposto a due aggiornamenti nel 1997 e nel 2013 per renderlo sempre più aderente alla situazione attuale della zona e in un passaggio coperto di fianco al dipinto è possibile scoprire alcuni dettagli in più sulla sua storia e sui suoi aggiornamenti.
Il secondo murales da non perdere è il Mur des Lyonase. Questo dipinto raggruppa tutti i personaggi più famosi della storia lionese e alcuni famosi personaggi contemporanei affacciati ai balconi di un palazzo. Per citarne alcuni, troverete le Petit Prince (lo scrittore del Piccolo Principe è originario di Lione), l'imperatore Claudio, i fratelli Lumière e Paul Bocuse. Questi sono sicuramente i più famosi ma non gli unici. Se volete curiosare anche sugli altri personaggi che hanno fatto la storia della città, è presente una targa con tutti i dettagli. Se avrete la possibilità di passeggiare senza troppa fretta e senza una particolare meta, avrete modo di trovare altri murales meno famosi, ma non per questo meno belli.
La Fête des Lumières
Durante il weekend dell’Immacolata, ogni anno Lione di notte si riveste di luci scintillanti e spettacoli a cielo aperto. La storia di questa festa, risale al 1852, quando a causa di un violento temporale, la cerimonia di inaugurazione in onore della statua della Vergine Maria (Basilica di Fourvierère) fu annullata. Il popolo di Lione, molto devoto a Maria, decise di renderle omaggio accendendo dei lumi davanti alle finestre delle proprie abitazioni. Sicuramente, la città in quell’occasione brillò grazie alla luce di così tante candele e ancora oggi, alcuni lionesi, mettono dei piccoli lumini vicino alle finestre durante la festa.
Il vero spettacolo dei nostri giorni è però rappresentato da fantastici e moderni giochi di luce che vengono organizzati per tutta Lione. Un insieme di installazioni sui principali monumenti e simboli della città che trasforma gli edifici in tele su cui dipingere. Quest’anno erano presenti 4 diversi percorsi tematici, che siamo riusciti a completare in due serate, per le parti di nostro interesse. Tenete presente che le luci si attivano a secondo dei giorni tra le 19 e le 20 e terminano tra le 23 e le 24. La città è meta di grande turismo, quindi per la visione di molti spettacoli è necessario fare la coda, aspettando ad esempio che la piazza si svuoti prima di poter ammirare la proiezione di giochi di luce e storie sulle facciate degli edifici (durata degli spettacoli circa 3-4min). Queste sono state le attrazioni che più ci hanno colpito:
- Escapade dans le Vieux-Lyon (90min circa): in questo percorso, che si snoda nella parte più antica della città, sicuramente è da nominare lo spettacolo proiettato sulla facciata della Cattedrale di Saint-Jean, dove sbocciano fiori che sembrano reali
- Balade Côté Saone (2h circa): tra le varie installazioni, quella che mi ha più colpito è stata la vista dalla passeggiata lungo il fiume sulla collina di Fourvierère. È uno spettacolo imperdibile e impressionante per le dimensioni degli edifici su cui viene realizzata la proiezione dei giochi di luci
- Découverte Coté-Rhone (60m circa): nella sua semplicità, molto suggestiva la via rue de la République, illuminata dalle lanterne (Les Amours en cage) e gli effetti futuristici dei laser al grand Hôtel-Dieu
- Èchappée au Parc de la Téte d'Or (circa 20min a piedi per raggiungere il parco dal Hôtel De Ville): anche se il parco si trova effettivamente un po’ distante rispetto al centro della città, devo riconoscere che la camminata vale assolutamente lo spettacolo in cui vi immergerete all’interno del parco (Présage). Gabbiani gonfiabili che volano, trampolieri vestiti da grandi dame bianche e video proiettati su fontane d’acqua: avrete la possibilità di entrare in una sorta di regno fatato.
Questa festa attira sicuramente un numero elevato di visitatori ogni anno, quindi dovrete mettere in conto code e attese per vedere le diverse attrazioni. Le attese verranno ripagate e avrete la possibilità di scoprire una versione alternativa di Lione, che con queste luci aggiunge qualcosa in più al suo fascino diurno. La proiezione di luci e installazioni luminose è ormai cosa comune in molto città del mondo, ma vi assicuro che Lione è una cosa completamente diversa. E’ il luogo dove questo concetto è nato e negli anni hanno continuato a migliorare le tecnologie e gli spettacoli per lasciare tutti i visitatori a bocca aperta.
Ci siamo tornati nel 2021, facendo un'ultima tappa nel nostro tour per la Borgogna. Abbiamo così avuto modo di assistere all'anteprima della Fête, che anche questa volta ci ha lasciato senza parole per l'originalità e intensità delle rappresentazioni in particolare sulla Cattedrale di Saint-Jean.
Nonostante la pioggia, non ci siamo scoraggiati e abbiamo proseguito il nostro percorso per la città, alla scoperta delle tante installazioni luminose.
Vieux-Lyon
Questo quartiere ha mantenuto invariato il suo fascino antico, con le vie strette e acciottolate che portano alla bella cattedrale di Saint Jean del XII secolo, una combinazione di arte romanica e gotica. Al suo interno, è presente un orologio astronomico del XIV secolo. Le sue vie strette sono molto piacevoli per una passeggiata nell'atmosfera della vecchia Lione, piene di negozietti e logicamente anche di turisti.
Basilica di Fourvière
La Basilica di Fourvière è uno dei simboli della città e ne caratterizza il profilo, innalzandosi al di sopra della cosiddetta Collina che prega. È dedicata alla Vergine Maria, patrona di Lione, ed è stata costruita con fondi privati tra il 1872 e il 1884. Sul sito della basilica sorgeva in passato il foro romano di Traiano, il cosiddetto Forum Vetus, da cui il nome della collina. Altri segni del passaggio romano, sono visibili a poca distanza, dove si trovano i resti di un teatro romano e dell'odeon. La Basilica è caratterizzata da quattro grandi torri bianche, un campanile e dalla statua dorata della Madonna. Oltre allo splendido interno decorato e all'impressionate soffitto, è possibile visitare anche la sua ampia cripta.
La casa-museo dei fratelli Lumière
Il museo è ambientato nella bella casa della famiglia Lumière, che i residenti della zona chiamavano il Castello.
Nel museo sono presenti alcune delle invenzioni dei fratelli Auguste e Louis che con la loro inventiva e il sostegno economico dei genitori, introdussero innovazioni non solo in ambito cinematografico (il cinematografo, 1895), ma anche per la fotografia a colori e la medicina (circa 200 brevetti registrati). All'interno del museo oltre ai macchinari d'epoca sono presenti fotografie e i primi film (la durata era di 30-60 secondi), tra cui il primo è il famoso “L’uscita dalle officine Lumière” (1895), girato nelle officine che si trovavano esattamente dietro la casa-museo. Con l'ingresso è inclusa un'audioguida che rende la visita più interessante.
Per maggiori informazioni, visitate il sito ufficiale Insitut Lumière.
Prima di partire
- quando andare? Noi ci siamo stati per la Fête des Lumières, ma sicuramente la città ha anche il suo fascino durante la stagione primaverile, quando ci sono più ore di luce e si può passeggiare senza freddo tra le splendide vie di questa città. Sicuramente una valida meta tutto l’anno per un weekend fuori porta
- quanti giorni servono? Per visitare la città durante la Fête des Lumières sono necessari almeno tre giorni, altrimenti anche due potrebbero essere sufficienti se non siete interessati a visitare i musei
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dove soggiornare? Nel 2019 abbiamo soggiornato al Mercure Lyon Centre Plaza République. Hotel in posizione super centrale, molto comodo per gli spostamenti. Camera piccola ma comoda, bagno di dimensioni un po' ridotte ma doccia spaziosa.
Nel 2021 siamo invece stati al Hotel Alexandra. Posizione perfetta per visitare la città a piedi e vicino a un comodo posteggio. Le camere sono davvero molto piccole, ma pulite e curate -
come arrivare in città? La prima volta noi siamo arrivati in aereo all’aeroporto di Saint Exupery e abbiamo poi raggiunto il centro città con il tram Rhônexpress (parte parte ogni 15m dall'aeroporto e in 30m raggiunge il centro, si può prenotare dal sito a prezzo ridotto). In alternativa, è possibile raggiungere Lione anche grazie ai TGV.
Nel 2021 siamo invece arrivati in auto di ritorno da un tour in Borgogna e abbiamo posteggiato al parcheggio della stazione: il Parking Perrache Carnot - come mi muovo per la città? La città si gira tranquillamente a piedi. Noi lo abbiamo fatto sia di notte che di giorno, senza alcun problema, organizzando le cose da visitare in base alla zona della città in cui si trovavano. Se però dovete spostarvi velocemente tra due punti all'estremità della città, potrebbe tornarvi utile prendere la metropolitana. I mezzi pubblici sono molto efficienti e durante gli orari della festa anche a prezzi ridotti. Ci sono poi due funicolari per raggiungere le colline di Croix-Rousse e Fourvière, noi abbiamo utilizzato solo la prima per salire sulla collina
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