Cosa rende felice i vostri amici a quattro zampe? Per Maya la felicità è poter trascorrere una giornata in montagna insieme a noi, possibilmente libera di esplorare percorsi immersi nella tranquillità e nella natura. Le opportunità nella zona in cui abitiamo sono tante e per festeggiare il suo settimo compleanno abbiamo pensato di iniziare a scoprire la Valle Antrona.

Maya, la nostra hovawart
Maya, la nostra hovawart

Dal 2009 questa vallata è entrata a far parte del nuovo Parco Naturale della Valle Antrona, costituito dalla Regione Piemonte. L’area protetta del parco ha confini molto ampi, che includono quattro laghi artificiali: Cingino, Campliccioli, Camposecco, lago dei Cavalli e il lago di Antrona.

I trail all’interno di questo parco sono numerosi, ma le foto che si trovano su instagram del Lago dei Cavalli (denominato anche Lago di Cheggio), ci hanno incuriosito e ci hanno spinto a scegliere quasi subito per il percorso intorno a questo lago.

Secondo la tradizione, il nome “Lago dei Cavalli” è legato al fatto che, prima della costruzione della diga, questa zona era una pianura verdeggiante, dove venivano portati a pascolare gli animali da soma, tra cui i cavalli, utilizzati per trasportare le merci tra le valli.

Il lago odierno si trova nella conca di un antico lago glaciale ed è cinto da una diga costruita negli anni venti che rappresenta un raro esempio di costruzione a gradoni.

Arrivando abbastanza presto, abbiamo potuto parcheggiare proprio a pochi passi dalla diga. In alternativa, sono presenti alcuni parcheggi lungo la strada per raggiungerla. Il trail che abbiamo percorso segue tutto il perimetro del lago. Nella parte a sinistra della diga, il percorso si trova a poca distanza dall'acqua, mentre sul lato destro il precorso sale in quota e regala meravigliosi scorci dall’alto. Il Lago dei Cavalli, osservato da questi punti panoramici, ci ha ricordato alcuni laghi canadesi, che ci hanno conquistato per la loro bellezza durante le nostre vacanze di due anni fa.

Il lago è di un turchese così intenso, da sembrare quasi irreale. La sua colorazione è dovuta all’origina glaciale di questo bacino, che nelle giornate di sole risalta ancora di più nel contrasto con il verde della vegetazione circostante.

Il nostro consiglio è di attraversare la diga e iniziare la passeggiata dal lato sinistro del lago. Da questa parte, il percorso presenta una ridotta pendenza ed è quindi adatto a tutti. L’altro lato invece richiede una salita fattibile, ma con un dislivello concentrato nella parte iniziale abbastanza intenso (circa 300m).

L'itinerario completo del nostro trail, comprese le foto scattate e la loro posizione precisa sulla mappa, lo trovate su Gaia GPS. Sempre da questo link potete scaricare l'itinerario in formato GPX/KLM oppure stamparlo.

Una volta completata la prima parte del giro, è possibile fare una tappa su una spiaggia di ciottoli, in cui confluiscono svariati piccoli torrenti, che alimentano il lago. Noi ne abbiamo approfittato per una breve pausa. Maya adora entrare nei torrenti in montagna, noi ci siamo rilassati e abbiamo pranzato, approfittando del bellissimo panorama e delle temperature miti.

Noi a metà del percorso
Noi a metà del percorso
Il torrente Loranco e il lago sullo sfondo
Il torrente Loranco e il lago sullo sfondo

Arrivati a questo punto a voi la scelta: proseguire e completare il giro, oppure tornare indietro seguendo il percorso dell’andata. Noi abbiamo deciso di proseguire. La salita è abbastanza intensa nel primo tratto, poi una volta raggiunta la quota più alta del trail, il percorso rimane pianeggiante per poi iniziare a scendere in prossimità della fine. La vista sul lago è davvero notevole. Ci sono diversi punti in cui si diradano gli alberi ed è possibile apprezzare il lago in tutta la sua bellezza.

Francesca e Maya
Francesca e Maya

Prima di rientrare verso casa, vale la pena fare una tappa alla formaggeria locale. C’è un cartello che indica come raggiungerla seguendo una strada a destra, venendo dal lago. Si tratta di un semplice “container”, dove un produttore locale vende ricotta e toma di Cheggio. Noi abbiamo provato la toma e devo dire che è davvero ottima.
Questa passeggiata ci è piaciuta davvero. Nella giornata in cui siamo stati qui eravamo davvero in pochi, inoltre nessuno ha proseguito come noi sul lato destro del lago. Abbiamo potuto quindi goderci in tranquillità il panorama incanto e la natura incontaminata di questo piccolo angolo di paradiso nelle montagne piemontesi, a pochi passi da casa.

E voi, conoscevate già questa vallata?

Prima di partire

Consigli per la vostra passeggiata al Lago dei Cavalli:
  • dove si trova? Il Lago dei Cavalli si trova in Piemonte e si raggiunge percorrendo l’autostrada A26 in direzione Gravellona Toce, uscita Villadossola. Seguite poi le indicazioni per Alpe Cheggio
  • dettagli del trail? Il trail completo è di 8km, dislivello 300m. Noi l’abbiamo percorso (pause incluse) in 3,5h circa (qui trovate il link a Gaia GPS)
  • per mangiare? Noi ci siamo organizzati con un pranzo al sacco. In alternativa, è presente il rifugio Novara, dove potrete gustare piatti della tradizione ossolana