Le Dolomiti erano da tempo nella nostra lista dei desideri. Come sapete, insieme a Maya è cresciuta negli anni la nostra passione per la montagna e per le passeggiate nella natura. Abbiamo quindi pensato di trascorrere il ponte del primo novembre alla scoperta della Val Gardena, che in autunno risplende dei colori sgargianti della natura, immersa nella pace e nella tranquillità della bassa stagione.

Le previsioni meteo per il weekend non erano le migliori, ma era da settembre che non portavamo Maya in montagna e quindi siamo partiti, carichi come sempre, in direzione Selva Val Gardena.

Siamo arrivati nel primo pomeriggio ed il tempo era un po’ uggioso.

Dopo aver fatto la spesa a Santa Cristina per i primi giorni, siamo andati a fare due passi a piedi per il paesino. Selva si trova alla testata della Val Gardena, circondata dalle splendide cime del Sassolungo e del Sella, folte conifere e una fitta rete di impianti di risalita.

Marco e Maya
Marco e Maya

Passeggiando per quello che potremmo definire il suo centro, tutti i negozi erano chiusi, ma ne abbiamo approfittato per una breve sosta al punto informazioni. È aperto tutti i giorni (chiude alle 18:30) e fuori orario si può accedere ad un piccolo atrio per recuperare materiale informativo.

Venerdì sveglia presto e dopo colazione siamo tornati al centro informazione per suggerimenti sulle passeggiate consigliate in questo periodo. In Val Gardena gli impianti e i rifugi iniziano a chiudere da fine settembre a fine ottobre, l’ultimo a chiudere è quello dell’alpe di Siusi. La ragazza è stata molto gentile e ci ha consigliato tre percorsi fattibili da svolgere nelle nostre giornate in Val Gardena. Logicamente, i nostri giudizi e le valutazioni delle passeggiate sono legate al fatto che in questo periodo la scelta è parzialmente ridotta.

Il rifugio Firenze in lontananza
Il rifugio Firenze in lontananza
I colori del autunno del primo sentiero
I colori dell'autunno del primo sentiero

Per la prima giornata, abbiamo scelto un percorso circolare che parte da Daunëi, poco sopra Selva. Si lascia l’auto in un ampio posteggio gratuito, a lato del quale parte un sentiero non segnalato. In pochi minuti si arriva al punto in cui parte il sentiero vero e proprio (in prossimità della fermata dell’autobus).

Francesca e Maya
Francesca e Maya
Il percorso che abbiamo svolto è davvero panoramico e a volte mi sono fermata a guardare queste vallate così perfette, tondeggianti e verdi, in cui fanno capolino piccole baite. Una sorta di dipinto naturale così bello da non sembrare vero. Seguendo il sentiero 3, siamo arrivati fino al rifugio Juac. Da qui abbiamo proseguito per il rifugio Firenze e poi verso il rifugio Col Raiser, che si trova in splendida posizione panoramica. Purtroppo era chiuso come gli altri, ma l’invitante lavagnetta che descriveva torte fatte in casa, ci ha convinto a metterlo nella lista dei posti in cui tornare. Abbiamo poi seguito le indicazioni per il rifugio Gamsblutte e da qui siamo tornati a Juac.

Questa passeggiata è davvero bella e fattibile per tutti. Noi non siamo riusciti ad apprezzarla al suo meglio, dato che l’abbiamo percorsa sempre sotto una fitta pioggerellina. Nonostante la pioggia, ci è piaciuta comunque e immaginandola in una giornata di sole, credo sia da nominare tra le passeggiate semplici e imperdibili in zona.  

L'itinerario completo del nostro trail, comprese le foto scattate e la loro posizione precisa sulla mappa, lo trovate su Gaia GPS. Sempre da questo link potete scaricare l'itinerario in formato GPX/KLM oppure stamparlo.

Un po’ inzuppati, abbiamo fatto una breve tappa al nostro appartamento e poi siamo andati alla scoperta di Ortisei (Urtijëi). Capoluogo della vallata, è il centro con più vita anche fuori stagione. La zona pedonale è molto carina per una passeggiata tra caratteristici negozietti di piccole sculture in legno e i piacevoli edifici, tinteggiati in colori vivaci.

Sulla strada per raggiungere il Passo Sella
Sulla strada per raggiungere il Passo Sella
Passo Sella
Passo Sella

Sabato ci siamo svegliati con il sole che faceva capolino tra le nuvole e le Dolomiti che splendevano in tutto la loro bellezza.  Siamo partiti in auto verso il passo Sella con l’intenzione di completare il sentiero attorno al Sassolungo e al Sassopiatto. Si tratta di una passeggiata di circa 16km, con panorami imperdibili e diversi rifugi lungo il percorso dove fermarsi (ovviamente, essendo fuori stagione, erano tutti chiusi).

Le indicazioni alla partenza del sentiero, Passo Sella
Le indicazioni alla partenza del sentiero, Passo Sella

Siamo partiti dal parcheggio dell’Hotel Passo Sella Dolomiti (se non siete fuori stagione come noi, è necessario posteggiare poco prima, in un parcheggio libero). Partendo da questo punto ci sono svariati sentieri che potete intraprendere.

Noi abbiamo scelto di percorrere quello denominato Friedlich August. Si parte con un tratto leggermente in salita, lasciandosi a sinistra il rifugio Carlo Valentini e poi il rifugio Salei. Da questo punto abbiamo iniziato a salire in maniera più intensa fino ad arrivare al rifugio Friedlich August Hutte.

In posa all'inizio del sentiero intorno al Sassolungo
In posa all'inizio del sentiero intorno al Sassolungo

Mentre passeggiavamo potevamo ammirare sulla destra il massiccio del Sassolungo comparire e scomparire tra le nuvole, imponente e maestoso. Rimanendo sempre sul sentiero abbiamo passato il rifugio Sandro Pertini e proseguito fino a vedere la Malga del Sasso Piatto.

Sullo sfondo il rifugio Sandro Pertini
Sullo sfondo il rifugio Sandro Pertini
Indicazioni per la Malga Sasso Piatto
Indicazioni per la Malga Sasso Piatto

A questo punto, eravamo a circa 5km a avevamo un po’ sottovalutato la quantità della neve. In alcuni punti sprofondavamo con i piedi e non eravamo perfettamente attrezzati. Per questo motivo, abbiamo deciso di ritornare sui nostri passi. Ci siamo fermati al rifugio Sandro Pertini (era chiuso) come punto di appoggio per il nostro pranzo al sacco in tranquillità.

Dopo questa piccola pausa, siamo ritornati all’auto per la stessa strada dell’andata. È una passeggiata davvero imperdibile e contiamo di riprovarci magari senza neve, in modo da poterla completare, passando anche intorno al Sassopiatto. Per tutti i dettagli qui trovate il nostro percorso su Gaia GPS.

Di ritorno, dopo una breve tappa al residence a rilassarci un po’, abbiamo deciso di fare una breve passeggiata per ammirare Selva Val Gardena dall’alto. Il sentiero parte in prossimità dell’hotel Scoiattolo e in 15-20min circa ti porta direttamente al Belvedere (in ladino “Sai Uedli”). Il primo tratto è un po’ in salita e arrivati in cima lo splendido panorama di Selva abbracciata dalle montagne circostanti ti appaga completamente.

Selva Val Gardena dal alto
Selva Val Gardena dall'alto

Abbiamo fatto in tempo ad arrivare fino alla statua per vedere il tramonto iniziare a colorare il cielo di arancione, rosa e lilla, mentre le luci del paese si accendevano piano piano una ad una. Uno spettacolo davvero imperdibile e molto romantico. Anche in questa occasione eravamo solo noi ed è stato bellissimo osservare in tranquillità un momento cosi magico.

La domenica è stata la nostra ultima giornata e di sicuro anche quella con il tempo migliore. Cielo azzurro turchese e qualche piccola nuvoletta qua e la che contrastava con il colore delle montagne intorno.

Dato che per noi questo era anche il giorno del ritorno, abbiamo optato per una passeggiata meno impegnativa, ma non per questo meno bella. Si tratta della passeggiata lungo la Vallunga. Si parte dal posteggio a pagamento (non in bassa stagione) con piccolo bar annesso, ovviamente chiuso. Da qui il sentiero si biforca. Noi abbiamo proseguito per il percorso sulla destra, attraversando la stretta vallata, che si addentra poi nell’alpe di Puez.

La partenza del sentiero in Vallunga
La partenza del sentiero in Vallunga
Noi lungo il sentiero in Vallunga
Noi lungo il sentiero in Vallunga
Col Turont
Col Turont

I panorami sono davvero incantevoli e spettacolari, a sinistra sul massiccio del Monte Stevia e le ripidi pareti del Gruppo del Puez, mentre a destra s’innalzano il Col Turont e le montagne della Val de Chedul. Durante questa passeggiata abbiamo incontrato un po’ di persone, data la semplicità del percorso che risulta adatto anche a gruppi con bambini ed eventuali passeggini. Qui trovi tutti i dettagli del nostro percorso su Gaia GPS.

Il panorama al termine della nostra passeggiata in Vallunga
Il panorama al termine della nostra passeggiata in Vallunga
Noi in lungo il sentiero in Vallunga
Noi in lungo il sentiero in Vallunga

Terminata la passeggiata, abbiamo deciso di concludere la nostra vacanza in Val Gardena pranzando in centro ad Ortisei, al ristorante Vives. Avevo notato questo ristorantino il giorno prima e mi aveva colpito per la cura degli interni e per la scritta dog friendly vicino all’ingresso (cosa non sempre scontata in montagna). È stato un pranzo davvero piacevole, cucina attenta ai dettagli, che combina la tradizione con un tocco di modernità. A noi è piaciuto molto e quando dico “noi” parlo anche per Maya, che è stata accolta in modo impeccabile, con ciotola d’acqua e biscottini. Se siete da queste parti è un locale da provare, senza problemi anche se siete con il vostro cane (per i dettagli, la mia recensione su tripadvisor).

Ci sarebbe piaciuto avere ancora qualche giorno in più per completare altre passeggiate. In Val Gardena le possibilità sono quasi infinite e i panorami unici. Di sicuro, questo sarà un buon motivo per tornarci ancora.

Prima di partire

  • quando andare? Noi siamo stati durante il ponte del primo novembre, in piena bassa stagione. Tenete presente che è quasi tutto chiuso: ristoranti, rifugi, negozi, bar e hotel. Il rovescio della medaglia è che avete questo splendido paesaggio quasi tutto per voi, senza essere distratti dalla folla che si riversa in questa località nel periodo invernale e estivo. Per poter trovare gli impianti e i rifugi aperti, sarebbe meglio optare come periodo dalla metà di settembre alla fine di ottobre, con la consapevolezza che alcuni sono già chiusi. Se invece amate la folla, dal 6 dicembre riapre la stagione invernale
  • dove soggiornare? Noi abbiamo prenotato con booking al Residence Cesa Rives e abbiamo scelto un appartamento. In questo modo abbiamo potuto avere spazi più ampi, un balcone panoramico e la possibilità di cenare a casa
    La vista dal balcone del nostro appartamento
    La vista dal balcone del nostro appartamento
  • per il vostro cucciolo, cosa portare? Noi per Maya ci affidiamo da tempo ai prodotti del marchio Hurtta, comodissime le sue tute, che permettono al vostro quattro zampe di divertirsi in qualsiasi condizione meteo e tornare a casa asciutto e pulito.
    Maya con la sua tuta Hurtta Slush Combat Suit Boletus
    Maya con la sua tuta Hurtta Slush Combat Suit Boletus