Tra borghi e vigne dell'entroterra ligure

Quando si parla di Liguria, il mio primo pensiero vola sempre al mare, ai suoi borghi marinari, alle spiagge. Sicuramente ha molto da offrire da questo punto di vista, da levante a ponente. Quello che ancora non conoscevamo è la bellezza del suo entroterra, se pur rimanendo a pochi km dal mare.

In questo post abbiamo deciso di parlarvi di tre borghi nell'entroterra ligure e di due cantine che abbiamo voluto scoprire per un vero e proprio approfondimento sul vermentino, tipico vino di questa zona: i Colli di Luni.

Iniziamo il nostro percorso dal borgo più grande: la bella Sarzana.

Sarzana

Abbiamo visitato in più riprese Sarzana, un paese che ci ha colpito per il suo patrimonio artistico davvero interessante e il suo fascino medievale.

Siamo partiti dalla Fortezza di Firmafede, uno dei simboli della città. Ospita spesso mostre e manifestazione e durante il nostro soggiorno abbiamo avuto la possibilità di vistarlo durante la mostra di Early artist known as Basnky. Una mostra che racconta la storia dell'artista, attraverso le sue immagini più significative e controverse.

A poca distanza troverete il Torrione Testaforte (1513), uno dei quattro torrioni che insieme alla cinta muraria proteggevano la città e la Porta Romana, che rappresentava l'ingresso meridionale lungo la via Franchigena. Percorrete da qui la bella via Mazzini e incontrerete diversi edifici degni di nota come il Teatro degli Impavidi e la Cattedrale di Santa Maria Assunta.

Il Teatro degli Impavidi è un “teatro all’italiana” con platea contornata da tre ordini di palchi e dal loggione perfettamente conservati. È un teatro nato dall'iniziativa privata dei cittadini, che finanziarono la sua costruzione e la successiva ristrutturazione. Grazie a una delle ragazze volontarie, ho avuto il piacere di poterlo vedere fuori dagli orari degli spettacoli e merita proprio la visita!

La Cattedrale di Santa Maria Assunta è il principale luogo di culto a Sarzana. Osservandola in alto sulla sinistra, noterete sporgere dalla struttura l'elsa di una spada. La versione ligure della spada nella roccia, è probabilmente un simbolo di pace. Infatti, la teoria più probabile sostiene che sia stata conficcata nella pietra della facciata per segnare la pace raggiunta dopo una lunga battaglia. Proseguite ancora lungo via Mazzini fino ad arrivare alla Pieve di Sant’Andrea, l'edificio religioso più antico della città (X secolo) con il suo meraviglioso portale e alla Piazza Matteotti.

La piazza rappresenta il cuore del paese ed è circondata da Palazzo Roderio, sede del comune e altri dimore storiche. Il colonnato del porticato sulla sinistra era inizialmente composto da colonne di marmo ora inglobate nella struttura. Se andate fino in fondo potete osservarne alcune ancora originali. Da qui inizia via Bertoloni e vi consiglio di percorrerla fino alla Porta Parma, che rappresentava un ulteriore ingresso alla città.

Vi consiglio poi di riprendere la vostra auto per raggiungere a pochi km di distanza, la Fortezza di Sarzanello. È uno dei simboli della città e domina dall’alto l’intera vallata del Magra. La fortezza, tipico esempio di architettura militare rinascimentale ospita eventi e manifestazioni culturali (aperta solo nel weekend).

Ortonovo e Nicola

I borghi di Ortonovo e Nicola si trovano in posizione dominante, arroccati sulla sommità di due colline a cavallo tra Liguria e Toscana. Il panorama spazia senza ostacoli da un lato fino al mare, sulla costa ligure fino alla Versilia e dall'altro sul complesso delle alpi Apuane. Sono certa che rimarrete anche voi conquistati da questa vista!

Ortonovo è stato il primo borgo che abbiamo visitato Siamo partiti dalla piazza della chiesa dei Santi Lorenzo e Martino, a fianco della quale si trova la porta di accesso al borgo storico. Le piccole viette che caratterizzano il cuore del borgo sono curate e decorate con una serie di dipinti che rappresentano i simboli della città. Molto particolare la torre del Guinigi del 1404, un torrione rotondo sormontato da una cupola squamata, attualmente utilizzato come campanile della chiesa parrocchiale.

A poca distanza, sempre collocato sulla cima di una collina, il piccolo borgo medievale di Nicola merita senza dubbio una passeggiata. Le vie del centro sono abbellite da piccoli giardini colorati e convergono verso il punto più alto dove si trova la piazza della chiesa. Anche qui, come ad Ortonovo il tempo sembra essersi fermato e la tranquillità regna sovrana.

Vini: non solo vermentino bianco!

Durante il nostro soggiorno abbiamo voluto visitare due cantine di cui avevamo apprezzato il vermentino durante il nostro precedente soggiorno in Liguria. Si tratta delle cantine Terenzuola e delle cantine Lunae.

La prima visita è stata alle cantine Terenzuola (circa 150.000 bottiglie all'anno). Marco ci ha accompagnato nella visita, partendo da una breve introduzione sul posizionamento delle loro vigne e sui metodi produttivi. I loro vini più freschi fanno essenzialmente solo acciaio, ma altri rossi passano anche per grandi tonneaux. La degustazione è stata una piacevole scoperta: il vermentino non è solo bianco, ma è anche in versione vermentino nero. Un vino leggero e piacevole anche in estate, magari servito un po' più fresco. Abbiamo poi proseguito con le altre tipologie, tutte accompagnate da un'interessante introduzione sulla storia della cantina. Inutile dire che i vermentini bianchi Basse vigne e Fosso di Corsano si sono confermati eccellenti.

La visita alle Cantine Lunae viene organizzata secondo diverse modalità. Noi abbiamo optato per la visita guidata al museo e la degustazione al banco. La struttura dove vengono organizzate le degustazioni non è la cantina vera e propria: si tratta di un antico cascinale ristrutturato, dove è stata creata un'ampia area dedicata all'accoglienza, il reparto che segue la preparazione dei distillati, il museo e l'ampio negozio.

Giada ci ha accompagnato lungo tutto il percorso, partendo da alcuni filari che si trovano proprio a fianco della struttura. Siamo partiti da lì, per poi proseguire con il museo dove sono stati raccolti strumenti e fotografie dell'epoca. Hanno contribuito alla racconta gli abitanti della zona, creando davvero un interessante viaggio nella storia del vino della zona.

Dopo una breve visita del negozio per illustrare l'ampia gamma di prodotti, abbiamo iniziato la degustazione. Hanno riconfermato l'ottimo giudizio sia l'Etichetta nera, più strutturato e profumato, sia l'Etichetta grigia, più leggero e fresco. Si sono invece rivelate delle belle scoperte il rosato Mea Rosa (a base di vermentino nero) e il Ciliegiolo (che non conoscevamo). È stata una lunga e interessante degustazione, un percorso davvero imperdibile per tutti gli appassionati di buon vino. Vi consiglio di prenotare per decidere in anticipo quale tipologia di percorso effettuare.

Fosdinovo

Dopo la visita della cantina Terenzuola, abbiamo proseguito per qualche km in Toscana per visitare il Castello dei Malaspina di Fosdinovo.

Numerosi sono i castelli appartenuti alla nobile famiglia dei Malaspina che si trovano in questo territorio, giusto per citarne alcuni a poca distanza si trovano a Massa e a Carrara. Nel 1220 vennero creati due rami di discendenza della famiglia dei Malaspina: il ramo dello Spino Fiorito e quello dello Spino Secco. Il castello di Fosdinovo apparteneva al  primo ramo della famiglia e si narra che qui abbia soggiornato anche Dante, ritratto in alcuni affreschi del salone principale.

Si accede con un'interessante visita guidata, che nel nostro caso è stata fatta esclusivamente per noi, che ti permette di apprezzare meglio la storia del castello e della sua famiglia. Attualmente è possibile soggiornare in una ala del castello, ora hotel in dimora storica.

Prima di partire

  • Come raggiungerle? I borghi che vi abbiamo presentato si raggiungono comodamente in auto e presentano posteggi comodi nei pressi del centro
  • Cosa acquistare come ricordo? Il dolce tipico di Sarzana è la spungata, un dolce di pasta sfoglia ripieno di composta di mele e pere, mandorle, pinoli, canditi all’arancio e cannella. Vi cosigliamo di acquistarla nella storica pasticceria Gemmi in via Mazzini, 21. Se come noi andate ghiotti per il pesto, passate anche da Pan e Dozi in via Mazzini, 65. Qui abbiamo trovato la coda di persone che lo compravano e abbiamo fatto anche noi la scorta da portare a casa!
  • Dove mangiare? Questi i ristoranti secondo noi imperdibili:
    • Ristorante da Fiorella a Nicola, ricerca della materie prime, presentazione dei piatti, ogni portata si è rivelata superlativa. Rapporto qualità-prezzo davvero molto alto, assolutamente imperdibile e in cui vorremmo tornare alla prima occasione
    • Per un aperitivo e un pranzo veloce a Sarzana, vi consigliamo l'Osteria Simon Boccanegra, i loro crostoni e focaccie dai ripieni deliziosi, sono assolutamente da provare