Qual è la prima cosa che vi viene in mente quando pensate al Natale? Personalmente, amo trascorrere il Natale a casa, che decoriamo nei dettagli con ghirlande, albero di Natale e presepe. Natale mi fa pensare ai momenti dedicati alla famiglia e agli amici. Risate, lunghe cene e pranzi, il profumo dei mandarini e logicamente il dolce che ogni anno torna a concludere i nostri pasti: il panettone!
Una delle nostre passioni è andare alla ricerca di prodotti di qualità e quando possibile ci piace scambiare anche due chiacchiere con chi si occupa di produrli. L'evento "Re Panettone" di metà Novembre era quindi un evento imperdibile per andare alla ricerca del nostro panettone per questo Natale.
Il panettone è un dolce tipico milanese, ampiamente diffuso in Italia e noto in gran parte del mondo. L'origine del panettone è legata all'usanza del medioevo di consumare un pane più ricco del solito per festeggiare il Natale. Il panettone tradizionale, così come lo conosciamo oggi, risale invece alla fine del 1800. È proprio in quel periodo infatti che assume la sua classica forma, con l'introduzione del lievito e dei cubetti di canditi. Da quel momento in poi diversi formati sono stati introdotti, alcuni talmente lontani dal concetto iniziale da non essere più nominabili come veri e propri panettoni.
All'evento di Milano "Re Panettone" partecipavamo molti produttori che si sono impegnati a rispettare una serie di regole atte a garantire la qualità e l'artigianalità del loro prodotto. Inoltre, all'evento viene fissato un prezzo "calmierato" dei panettoni, pari a 26€/kg, solitamente inferiore al prezzo dei panettoni di pasticceria. Alcuni di questi prodotti sono anche acquistabili online attraverso il sito dolceitaliano.it.
La prima cosa che mi ha stupito arrivata all'evento è la presenza di produttori da tutta Italia, con una buona concentrazione anche nel sud e nelle isole. Di fatto, in un certo qual senso si è quasi sdoganato il dogma che il vero panettone debba essere necessariamente "made in Milano"!
Passiamo ora alla nostra valutazione dei prodotti assaggiati: sono stati davvero tante le degustazioni. Siamo passati dai prodotti super classici, alle variazioni che combinavano gusti di altri dolci nell'impasto del panettone, come il Pansfogliatella o il PanCassata. Buoni, ma non erano quello che stavamo cercando. Un'altra cosa che ci ha lasciato perplessi sono i panettoni salati. Il gusto intenso, forte e salato, mi ha creato una sorta di disorientamento del palato. Personalmente, non sono rimasta molto colpita. Mi piace sperimentare, ma quando un prodotto ha già dato il suo meglio in quel formato, non trovo il motivo di snaturarlo.
Ci ha colpito e credo sia invece un'originale idea regalo il panettone preparato in vasocottura: questo metodo garantisce una preservazione maggiore della qualità del prodotto e inoltre, una volta consumato, rimane il contenitore in vetro per la vaso-cottura da utilizzare per sperimentare altre ricette.
Dopo tanti assaggi, siamo arrivati a decretare i nostri panettoni vincenti per questa edizione e dato che la scelta era assolutamente difficile e la qualità media alta, ne abbiamo selezionati due a pari merito.
Il panettone classico di Cosmo, pasticceria di Giussano (MB) che ci ha colpito per il profumo e la consistenza dell'impasto. Il produttore utilizza un lievito madre tradizionale, che era anche in esposizione allo stand. Un ottimo classico, che secondo noi non può mancare. È disponibile in diversi formati, a partire da 500gr.
Dato che volevamo anche un panettone un po' diverso dal tradizionale, senza però distorcere la natura di questo prodotto, abbiamo scelto un secondo panettone prodotto da Marra, pasticceria di Cantù (CO). In questo caso, il classico impasto è arricchito con fichi, noci e albicocche. Un abbinamento un po' insolito ma davvero sfizioso.
Non l'abbiamo acquistato (era disponibile solo nel formato da 1kg), ma merita di essere nominato, il panettone di Italo Vezzoli, che conquisterà chi non ama canditi e uvetta. Non c'è infatti nessuno di questi ingredienti nell'impasto, ma non se ne sente la mancanza per l'ottima qualità dell'impasto.
Soddisfatti dei nostri acquisti abbiamo deciso di approfittare dell'iniziativa di Civiltà del bere, che proponeva la possibilità di degustare 3 vini, tra cui passiti e spumanti ad un importo irrisorio (6€, calice in regalo). Non abbiamo purtroppo scovato nulla che ci abbia particolarmente colpito, quindi non vi menzioniamo i vini testati.
L'iniziativa è sicuramente uno svago piacevole per trascorrere qualche ora alla ricerca del dolce speciale che porteremo sulle nostre tavole a Natale. La possibilità di poter degustare i prodotti e parlare con chi li produce è notevole, senza contare che i prezzi di fiera sono solitamente circa 8-10€ al kg inferiori rispetto ai prezzi del negozio.
La giornata era davvero bella e ne abbiamo approfittato anche per un giro in centro in Piazza Duomo. Quale modo migliore per concludere questa dolce giornata?!?
La fiera ha replicato a Napoli lo scorso weekend. E voi, ne avevate mai sentito parlare? Già scelto il panettone per il vostro Natale?
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