Puglia: due mete imperdibili
La Puglia ha molto da offrire e sicuramente non basta un solo viaggio per scoprirla completamente. Dopo avervi raccontato nel precedente articolo di Bari, abbiamo pensato di racchiudere in questo altre due tappe imperdibili: Alberobello e Polignano a Mare. Diverse e complementari tra di loro, si possono facilmente combinare in un weekend lungo attraverso questa affascinante regione.
Alberobello
La visita ai trulli di Alberobello è sicuramente una tappa unica nel suo genere.
Il centro si visita facilmente in poche ore, ma noi vi consigliamo di fermarvi una notte e provare l'esperienza insolita di dormire in un trullo.
Il paese è diviso in due rioni principali: il rione Monti, più storico e caratteristico e il rione Aia Piccola, più residenziale. Vi consigliamo di partire dal primo, perdendovi nelle belle viette popolate da negozietti caratteristici. I trulli qui sono organizzati secondo stradine irregolari abbellite da panchine con scritte originali che vanno in salita fino a raggiungere la cima di un piccola collina, dove troverete la Chiesa di San Antonio da Padova, anch'essa costruita all'interno di un particolare trullo, che merita la visita.
Sono certa che vi perderete come noi ad osservare la bellezza e la particolarità dei diversi trulli che si trovano in questo rione, vi consigliamo anche di entrare a visitare i diversi negozi non solo per fare shopping ma anche per apprezzare la loro architettura e ammirare il panorama dal balconcino di alcuni o la bella ricostruzione del paese, che abbiamo ammirato in un'altro.
Per apprezzare il rione Monti in tutta la sua bellezza, ci sono poi due punti panoramici che meritano per uno scatto d'insieme: il belvedere terrazza Santa Lucia, di fronte alla omonima chiesa e i giardini di fianco al ristorante Pozzo Contino.
Per accedere al rione Aia Piccola, non perdetevi la scenografica scalinata dell'amore (Via della Contessa). Deve il suo nome ai caratteristici cuori e alla frasi romantiche scritte sui suoi scalini.
Anche se meno ricco di cose da vedere, anche il rione Aia Piccola merita una passeggiata. Molti dei trulli che si trovano in questo quartiere sono stati abbelliti e riconvertiti in strutture ricettive dove poter trascorrere una notte in un trullo e comprendere come poteva essere la vita al loro interno un tempo. Per noi è stata una esperienza molto particolare, anche grazie alla cura dei dettagli nell'ambientazione degli spazi. Sempre in questo rione, meritano una tappa il Trullo Sovrano, l'unico a due piani di tutto il paese, ora riconvertito a museo e la Basilica Santi Medici Cosma e Damiano.
Dormendo in paese, abbiamo avuto modo di ritornare sui nostri passi anche di sera e osservare la bellezza di questo luogo unico nel suo genere, illuminato dalle luci notturne e con un numero contenuto di turisti, comparati a quanti presenti di giorno.
Polignano a Mare
Posizionato su uno sperone roccioso a picco sul mare, il piccolo borgo di Polignano a Mare è un'altra tappa da non perdere. Città natale di Domenico Modugno, a cui è stata dedicata una statua a dimensioni reali, merita di essere visitato non solo per le belle spiagge che potrete raggiungere a piedi, ma anche per il piccolo e particolare centro storico a cui accedere attraverso l'Arco Marchesale.
Qui nelle strette viette che lo percorrono troverete diverse frasi dipinte sui muri e sulle scalinate, opera di un artista misterioso. Insolite e originali, danno un tocco di bellezza e colore in più al centro e saranno un motivo in più per percorrerlo, passeggiando senza una meta precisa.
Tra i punti da non perdere ci sono sicuramente il bel Palazzo dell'Orologio e la terrazza panoramica che si affaccia sulla Lama Monachile, una piccola spiaggia di ciottoli abbracciata tra due speroni di roccia. Proprio da questa terrazza, ogni anno a settembre impavidi atleti si lanciano dai trampolini per l'evento Red Bull Cliff Diving.
Potrete osservare questa piccola spiaggia anche dall'imponente ponte Borbonico o per un punto di vista insolito, dalla bella terrazza del laboratorio di Peppino Campanella, dove potrete anche osservare le sue originali opere.
Avrete l'imbarazzo della scelta sulle spiagge dove trascorrere qualche ora di relax. Non volendo spostarci con l'auto, noi abbiamo raggiunto a piedi Cala Paura, un piccola insenatura dove potrete scegliere se stare sulla spiaggia (parzialmente attrezzata) o lungo la passeggiata in cemento costruita lungo le scogliere. L'acqua è davvero cristallina e invita a una nuotata. Abbiamo scartato Lama Monachile perchè era un po' troppo affollata e ridotta a metà dello spazio a causa delle strutture dell'evento della Red Bull.
Alla sera la città si anima di vita e luci, quindi una passeggiata è sicuramente da fare!
Prima di partire
- Come raggiungerle? Noi abbiamo noleggiato l'auto a Bari in aeroporto e così abbiamo avuto modo di muoverci tranquillamente tra le diverse tappe del nostro tour
- Dove soggiornare? A Alberobello abbiamo scelto il Rione Pentimi, una struttura che offre diverse soluzioni in trulli perfettamente ristrutturati, per vivere una esperienza davvero unica nel suo genere. A Polignano abbiamo invece optato per D'aprile Dimore un piccolo B&B a due passi dal centro, con camere ampie e arredate con cura ai dettagli e un piccolo balconcino
- Dove mangiare? A Alberobello abbiamo scelto una trattoria tradizionale per cena Trattoria Amatulli, ottima cucina casalinga, abbiamo apprezzato le orecchiette, i tortelloni con burrata e anche le bombette in umido. Fatevi consigliare, anche i piatti del giorno, che sono ottimi.
A Polignano invece abbiamo cenato al La Locanda Porta Picc: buon ristorante di pesce locale, con tempi di attesa un po' lunghi, ma buone portate
- Dove mangiare al volo? A Alberobello non perdetevi i panzerotti di Principotto, preparati solo con farina senatore capelli, sono davvero gustosi e in tanti ripieni disponibili, per noi i migliori assaggiati in questa vacanza! A Polignano invece abbiamo provato i gustosi panini di pesce di Pescaria (è una catena, presente anche a Milano!) originali e in formato maxi, assolutamente imperdibili, oppure i panzerotti di La rotellina buoni, ma non i migliori provati