Formentera a settembre: dove abbiamo trascorso la nostra ultima settimana estiva
Chiacchierata durante l’estate come meta prediletta dai vip e isola dalle spiagge caraibiche, era da tempo nel nostro cassetto delle “prossime mete”. Quest’anno i voli per la Grecia erano a prezzi elevati anche a settembre, quindi abbiamo deciso che era giunto l’anno giusto. Complici i voli easyJet su Ibiza a prezzi accettabili e in orari strategici (partenza al mattino presto, ritorno alla sera), abbiamo deciso di trascorrere a Formentera l’ultima settimana estiva, prima di immergerci nella quotidianità lavorativa di settembre. Formentera si raggiunge da Ibiza con un traghetto veloce (circa 30min), assolutamente da prenotare in anticipo ad agosto. A settembre non è necessario, ma online si trovano codici per risparmiare qualcosina, quindi anche nel fuori stagione conviene togliersi ogni pensiero con un biglietto open a/r. I mezzi pubblici per raggiungere dall’aeroporto il porto di Ibiza e la vostra destinazione finale a Formentera sono puntuali, abbastanza frequenti e a prezzi ragionevoli, quindi nessuna particolare necessità del taxi e di altri servizi di traporto a pagamento. Noi abbiamo preso il taxi solo dal porto di Formentera al nostro appartamento, appena fuori Es Pujols visto che eravamo carichi (14€, solo andata).
Appena arrivati, le nostre aspettative di trovare un’isola poco affollata sono state infrante da frotte di turisti, in particolare italiani. Reduci dagli ultimi due viaggi su isole dove abbiamo potuto godere e condividere con un numero ristretto di persone calette, tramonti e baie, ci siamo detti e ora?!?
Ecco come abbiamo affrontato la folla e passato una splendida settimana sull’isola.
Le spiagge
Le spiagge danno il loro meglio nelle prime ore del mattino, fino alle 10 circa. Considerando che sull’isola non c’è grande vita notturna, non dovrebbe essere un problema. Siamo stati più volte a Cala Saona, vi consiglio di raggiungerla svoltando in direzione di Punta Rasa. Il panorama è stupendo sulla caletta e su alcuni ripari per le barche. Da qui si raggiunge la spiaggia con una breve discesa a piedi. La spiaggia è parzialmente attrezzata (costo al giorno è 30€ per 2 lettini + ombrellone) e ben servita da un bar e alcuni ristoranti nelle vicinanze. È presente anche un servizio di noleggio kayak e surf per il sup (si tratta dello stand up paddle, con cui si rema in piedi su una tavola da surf).
Anche Es Arenals ci è piaciuta, in particolare per l’acqua limpidissima. In questo caso non si tratta di una caletta, ma della continuazione di Platja de Mitjorn. Poco più a sud, si trova anche una caletta molto fotogenica: Calo des Mort. Poco usufruibile, è forse più bella da fotografare che da vivere. La spiaggia è limitata e fino alla tarda mattinata rimane in ombra, riempiendosi velocemente.
Nella settimana in cui siamo stati sull’isola, tutte le spiagge della costa orientale avevano correnti molto forti, che non rendevano agevole la balneazione. Pertanto, non siamo riusciti ad apprezzarle molto, in particolare Platja de Llevant.
Ses Illetes ci ha conquistato, in particolare la seconda caletta dopo la spiaggia attrezzata (ultimo parcheggio adiacente al ristorante). La maggior parte delle persone si ferma prima quindi non risulta mai affollata quanto le altre dell’isola. Partendo da qui, vale la pena fare due passi fino al punto più estremo della costa, dove si vede l’isola di Espalmador. La passeggiata è molto carina, decorata con numerosi piccoli dolmen. In questa caletta, l’acqua è pazzesca: sembra di essere in una piscina naturale. Inoltre, il livello dell’acqua degrada un po’ più velocemente delle altre spiagge, non costringendoti a fare km per fare il bagno. Imperdibile!
I paesi
Il paesino più autentico dell’isola è anche la capitale: Sant Francesc. È piacevole passeggiare nel centro pedonale, ci sono negozietti particolari, alcuni anche originali e diversi dal solito. Sono presenti anche diversi locali, ristoranti e una piccola piazza, su cui si affaccia una chiesetta. Es Pujols risulta molto più costruita e artificiale. Può valere la pena farci due passi dopo cena, dato che sulla via lungomare viene allestito un piccolo mercatino con bancarelle tutte le sere.
Siamo passati anche per Sant Ferran, versione in piccolo di Sant Francesc e per Es Pilar de la Mola. Per quanto riguarda quest’ultima località, vi consiglio di visitarla al mercoledì o alla domenica (dalle 16 in poi), quanto viene organizzato un mercatino definito “hippy”. Ad essere sinceri, di hippy il mercatino ha ben poco, ma l’atmosfera che si respira e la musica dei gruppi che suonano dal vivo, rendono la visita piacevole. Inoltre, tra i vari stand si può trovare anche qualche creazione originale, fuori dai soliti souvenir dozzinali. Qui abbiamo scoperto le creazioni di Sol Courregesbone, sono vere e proprie opera d’arte, originali, create utilizzando anche materiali di riciclo.
Il paesino di Es Pilar de la Mola di per sé non è niente di particolare. Sulla strada per raggiungerlo fate una veloce tappa in prossimità del ristorante El Mirador. Da questo punto panoramico, si nota la silhouette dell’isola fino quasi a scorgerne l’estremità opposta. Dal paesino, vale poi la pena proseguire fino al faro, che rappresenta il punto più estremo dell’isola. Anche la breve deviazione verso il mulino (strada sterrata a sinistra, provenendo dal faro, poco prima del paese) vale la pena.
È presente un secondo faro sull’isola a Cap de Barbaria. Di recente, la via di accesso a questo faro è stata chiusa. Pertanto è necessario fare una passeggiata di circa 30min per raggiungerlo. Il faro è in ottima posizione per il tramonto, quindi tenete conto del tempo di percorrenza per non arrivare troppo tardi. Nei pressi del faro, c’è anche una piccola grotta accessibile con una scala, con una splendida vista a strapiombo sul mare. Quando siamo stati lì c’era anche un musicista che suonava una strana chitarra e vendeva qualche braccialetto. Ecco, lui sì che aveva l’aria del vero hippy!
Tra le località fotogeniche, vi segnalo infine anche un locale che si trova a poca distanza da Es Pujols. Si chiama Chezz Gerdi ed è noto in instragram per il furgoncino della Volkswagen colorato e addobbato in stile hippy, che si trova al suo esterno. Davvero originale!
Per quanto riguarda il tema tramonti, tutte le spiagge che si trovano sulla costa ovest, partendo già dal faro di Cap de Barbaria, sono posizionate in maniera ottimale per vedere tramontare il sole. Le opzioni sono infinite in termini di locali sulla spiaggia, quindi sarà facile trovare la soluzione che soddisfa i vostri gusti. In alternativa, anche un semplice aperitivo fai-da te è fattibile direttamente sulla spiaggia, come abbiamo fatto noi a Es Arenals. Nel nostro caso, l’arrivo di un vero e proprio stormo di gabbiani ha perfino reso il tutto ancora più suggestivo e abbiamo scattato immagini da cartolina.
Prima di partire
Consigli per la vostra prossima vacanza a Formentera:- dove soggiornare sull’isola? Noi eravamo a 2min da Es Pujols, e come posizione si è rivelata ottimale. Come alternative, considererei anche Sant Ferran o Sant Francesc
- hotel o appartamento? Noi abbiamo optato per un appartamento, prenotato con Airbnb, dotato di cucina completa e uno stupendo balcone, dove abbiamo cenato godendo di una stupenda vista sulla laguna e sul mare. Ci siamo trovati molto bene, si è rivelato comodo e funzionale per visitare l’isola e avere tutti i confort di casa a disposizione.
- come spostarsi sull’isola? Senza dubbi con lo scooter. Gli spostamenti non sono lunghissimi, ma con la bici potrebbero essere interminabili, soprattutto per raggiungere località come El Pilar de la Mola. L’auto è un po’ ingombrante e diventa più difficile trovare da parcheggiare. I mezzi sono efficienti, ma se avete solo una settimana a disposizione, investirei qualcosa in un mezzo che vi permetta di muovervi in autonomia quando volete
- oltre alle spiagge, cosa fare? Gli enti locali organizzano serate musicali durante la settimana, un mercatino la domenica mattina nel bel paesino Sant Francesc (centro informazioni nella piazzetta di fronte alla chiesa), e il famoso mercatino hippy a El Pilar de la Mola al mercoledì e alla domenica pomeriggio
- dove si va a cena? I ristoranti sono mediamente cari e molti sono italiani. Questo è stato uno dei motivi che ci hanno spinto a scegliere un appartamento. Noi preferiamo mangiare cibo locale, quindi nelle sere in cui siamo usciti a cena abbiamo selezionato ristoranti spagnoli dove gustare un'ottima paella o il polpo alla gallega. Per la paella, seguendo il consiglio di persone del posto, abbiamo provato a Es Pujol il Restaurante Capri (la mia recensione su tripadvisor), per gustare invece il polpo alla gallega il locale che vi consigliamo è a Sant Francesc, S'Abeurada de Can Simonet (la mia recensione su tripadvisor). Per le cene a casa, ci siamo affidati alla carniceria di Sant Ferran (ottima carne e jamon, preparano anche panini) e alla pescaderia di Sant Francesc