I colori delle Cinque Terre

Le Cinque Terre sono note in tutto il mondo per la loro bellezza: antichi borghi di pescatori che si affacciano su un tratto molto caratteristico della costa italiana. Pur avendo punti in comune, come le vivaci colorazioni delle abitazioni e la costruzione tra le montagne e il mare, ognuna conserva le proprie peculiarità per le quali merita di essere visitata.

Noi le abbiamo scoperte in un weekend lungo di fine settembre, sfruttando giornate di sole estivo e cielo terso. Vi raccontiamo cosa ci ha colpito di più di ognuna di loro e cosa non potete perdervi durate la loro visita.

Manarola e Corniglia

Manarola è il primo borgo che abbiamo visitato e tra quelli che più ci è rimasto nel cuore. Pur essendo insieme alla vicina Corniglia uno dei borghi più piccoli, offre diversi scorci per scatti indimenticabili. Proprio per questo viene spesso considerata da preferita la fotografi e pittori.

Il suo borgo colorato è tutto arroccato lungo il promontorio e al tramonto si accende di tonalità calde, dal giallo all'arancione che cambiano di sfumatura man mano che il sole lascia spazio alle luci della sera. Una volta arrivati al porticciolo, prendete la strada sulla destra che conduce ad uno splendido punto panoramico. Noi ci siamo stati ad ogni ora e vi assicuriamo che lo spettacolo è davvero imperdibile.

Qui troverete il panoramico locale Nessun Dorma, da non perdere per gustosi aperitivi con vista.

Durante il nostro soggiorno a Manarola, abbiamo deciso di percorrere il sentiero alto che la collega a Corniglia passando per il piccolo borgo di Volastra. Dopo un breve ma intenso (molto intenso) tratto in salita, vi troverete sui terrazzamenti dove viene coltivato il vitigno locale, dal quale si produce il famoso vino dolce sciachetrà.

A metà settembre era ancora in corso la vendemmia, che a causa della forte pendenza dei terrazzamenti viene effettuata a mano. Su queste colline sono però stati installati dei sistemi di trasporto a cremagliera per portare poi l'uva in paese, ai piedi della collina.

Una volta arrivati a Corniglia, avrete modo di fare due passi per la via principale, fare uno spuntino a base di focaccia e rilassarvi un po'. Per il rientro, abbiamo scelto il treno. Preparatevi ad un numero infinito di scalini (per fortuna in discesa) per arrivare alla stazione o usufruite del servizio autobus disponibile. Ad ogni modo, in base alla nostra esperienza, questa è la direzione migliore per apprezzare questo sentiero.

L'itinerario completo del nostro trail lo trovate su Gaia GPS. Sempre da questo link potete scaricare l'itinerario in formato GPX/KLM oppure stamparlo.

Riomaggiore

Il borgo più orientale delle Cinque Terre è sicuramente molto caratteristico. Le case dai colori intensi sono tutte raccolte intorno ad una piccola caletta e rappresentano per noi la palette più completa di colori che abbiamo visto: dal rosso mattone, al giallo, al rosa e al panna: un insieme cromatico davvero intenso, che da il meglio osservato dagli scogli antistanti.

Il borgo merita sicuramente una visita, tra gli edifici di maggiore interesse la chiesa di San Giovanni Battista e il Castellazzo, riconoscibile per l'insolito orologio. Qui ha inizio anche la famosa Via dell'Amore, che collega il borgo a Manarola. Chiusa nel 2012 a causa di una frana, dovrebbe riaprire il prossimo anno.

Sulla strada principale, non potrete resistere dal fermarvi per uno spuntino gustoso: il cornetto di fritto misto di pesce. Una prelibatezza da asporto assolutamente imperdibile. Noi ci siamo fermati da Il Pescato cucinato, davvero ottimo e fritto perfettamente.

Vernazza

Vernazza è il secondo borgo dove abbiamo deciso di soggiornare. La vista sul piccolo porticciolo, con la chiesa di Santa Margherita d'Antiochia e il suo campanile, la rendono assolutamente unica. Dal lato opposto rispetto alla chiesa, si trovano i resti del Castello dei Doria, su cui spicca la torre cilindrica conosciuta come il Belforte.

Per noi il panorama più bello sul borgo si osserva lungo il sentiero che la collega a Monterosso. Dal punto di accesso del sentiero (a pagamento fino alle 18), dovrete camminare per 5 minuti circa e si aprirà di fronte a voi la vista su questo borgo, stretto fra il mare e le montagne.

Vernazza è anche il borgo delle Cinque Terre che fu più gravemente danneggiato dall'alluvione del 2011, che distrusse il suo cuore e invase la via principale di fango e acqua. Alcuni segni sono ancora visibili, lungo il muretto che separa la spiaggia dalla piazzetta e lungo i muri di alcune abitazioni.

E come ogni borgo delle Cinque Terre, appena il buio cala e le luci si accendono ha inizio lo spettacolo!

Monterosso

Tra i cinque borghi, probabilmente Monterosso è quello che ci ha colpito di meno. Il borgo qui non presenta la classica disposizione arroccata delle case, ma è l'unica fra le Cinque Terre a offrire una vera a propria spiaggia sabbiosa.

E' costituita da due parti distinte: il borgo storico e il borgo nuovo (Fegina), dove si trova anche la stazione. Da qui, percorrete la bella passeggiata lungomare, che costeggia le spiagge e dopo un breve tunnel (o percorso panoramico che aggira il promontorio) vi troverete nel cuore del paese.

Qui è piacevole andare alla scoperta dei carrugi e delle chiesette assolutamente originali, come l'Oratorio della Confraternita dei Bianchi, caratterizzato da un'altra concentrazione di teschi e scheletri e l'Oratorio dei Neri, dalla particolare facciata a righe bianche e nere.

Nell'attesa del pranzo noi ci siamo persi nei sui piccoli vicoli, fino a raggiungere a piedi la chiesa di San Francesco con annesso il convento dei frati Cappuccini, posizionata sul colle di San Cristoforo che separa il borgo vecchio da quello nuovo.


Prima di partire

  • Come raggiungerle? In molti consigliano di arrivare a La Spezia e poi spostarsi in treno. Noi abbiamo preferito raggiungerle direttamente in auto, siamo stati molto più autonomi negli spostamenti anche dei bagagli. Tutti i borghi hanno posteggi a pagamento prima di scendere nel centro, nello specifico noi abbiamo utilizzato i seguenti: a Vernazza, vi consigliamo il parcheggio custodito Vernassoa. Si prenota in anticipo e vi accompagnerà in pulmino fino all'inizio della zona pedonale (+39 3484432040, 15€ al giorno). A Manarola è presente un ampio parcheggio a pagamento, le tariffe variano in base alla durata della sosta. A Riomaggiore, comodo silos a tariffe variabili (3 ore di sosta 9€ circa)

  • Quanti giorni servono? Noi gli abbiamo dedicato 5 giorni, sono stati sufficenti per visitare i borghi, fare un'escursione a piedi e avere del tempo per il relax in spiaggia nel tardo pomeriggio

  • Quando andare? La Cinque Terre possono essere visitate in tutte le stagioni, non solo in estate. Dalla primavera a inizio autunno, possono essere scoperte anche attraverso i diversi sentieri panoramici. Una curiosità: a Natale, la collina vicina a Manarola diventa un grande presepe, a rende il borgo una destinazione originale anche in quel periodo

  • Dove soggiornare? Noi abbiamo scelto di soggiornare in due borghi diversi, partendo da due giorni a Manarola, da Affittacamere Da Paulin a poca distanza dal mare, è dotato di un bel balcone e la struttura è davvero pulita e curata. Successivamente, ci siamo spostati a Vernazza, dove abbiamo scelto di soggiornare da The Terrace. Il punto di forza è la terrazza all'ultimo piano che si affaccia sui tetti delle case colorate e la cui vista spazia fino al Castello Doria

  • Dove mangiare? Alle Cinque Terre è possibile trovare ottimi ristoranti di pesce o optare per la cucina da asporto. Vi possiamo consigliare come ristoranti:
    • Trattoria dal Billy a Manarola, ristorante di pesce con ottimo rapporto qualità-prezzo, vi consigliamo in particolare i piatti di pasta fresca fatta in casa
    • Ristorante Belforte, nella piccola torre con splendida vista sul centro di Vernazza, propone ottimi piatti di pesce
    • Per un buon pranzo con un ottimo rapporto qualità-prezzo a Monterosso, vi consigliamo la Gastronomia San Martino a gestione famigliare
  • Se invece, volete cenare in tranquillità sul vostro balcone, vi consigliamo come gastronomie da asporto Cappun Magru a Manarola è consigliato dai locali per provare il tipico piatto che da il nome alla struttura. A Vernazza vi consigliamo invece Pippo a Vernazza le trofie al pesto sono deliziose e le porzioni davvero abbondanti