Argentina e Cile: itinerario e consigli per un viaggio indimenticabile anche con un bimbo
Marco -
Erano anni che sognavamo l’Argentina e la Patagonia, ma la necessità di prenotare con largo anticipo e i prezzi elevati dei voli ci avevano sempre fatto rimandare. Questa volta, però, sapevamo che non avevamo più scuse: dall’anno successivo Enea avrebbe pagato il biglietto aereo intero e ci siamo organizzati in tempo per realizzare questo viaggio che ha confermato (e spesso superato) tutte le nostre aspettative.
Finalmente possiamo depennare dalla nostra lista dei desideri il Perito Moreno e una piccola parte della sconfinata Patagonia. Il programma è nato passo dopo passo, leggendo blog di viaggiatori, forum, siti ufficiali e incastrando tappe e voli, cercando di costruire un itinerario che fosse comodo e sostenibile anche con un bimbo di un anno e mezzo al seguito.
Viaggio in Argentina formato famiglia!
Il risultato? Un viaggio emozionante, in cui abbiamo respirato l’energia di Buenos Aires, camminato davanti al ghiacciaio più celebre al mondo, guidato tra i paesaggi selvaggi della Patagonia e raggiunto la fine del mondo a Ushuaia. Un’esperienza intensa e bellissima, che vogliamo raccontarvi per ispirarvi e aiutarvi a organizzare un viaggio simile, anche con un bambino piccolo.
Itinerario
Questo è stato il nostro itinerario:
GIORNO 1-4:
Buenos Aires
GIORNO 4-6:
El Calafate
GIORNO 6-9:
Puerto Natales
GIORNO 9-12:
Ushuaia
GIORNO 12-13:
Buenos Aires
Questi sono i nostri articoli di approfondimento alle varie tappe del viaggio:
Quando abbiamo preso il volo per Buenos Aires, Enea aveva un anno e mezzo. Il viaggio prevedeva uno scalo a Francoforte e il nostro principale timore era quello di riuscire ad avere un posto libero accanto nel volo più lungo, così da permettergli di dormire durante le quasi 14 ore di volo. L’aereo era quasi pieno, ma per fortuna tutto è andato per il meglio: sia all’andata che al ritorno, Enea ha dormito per circa 10 ore.
Ovviamente eravamo super organizzati per affrontare il volo con un bimbo piccolo: avevamo con noi pannolini, acqua, succhi e snack di ogni tipo, oltre a una serie di accessori che si sono rivelati davvero utili:
Un cuscino gonfiabile per riempire lo spazio tra la seduta e il sedile davanti, così da creare una superficie più comoda dove potesse sdraiarsi
Un libro sensoriale ricco di giochi, con sticker in velcro da attaccare e staccare: con questo si è divertito tantissimo e ci ha salvato diversi momenti di noia!
Una volta arrivati in Argentina, non abbiamo avuto nessuna difficoltà a trovare tutto il necessario per lui. Nei supermercati si trova praticamente di tutto e la cucina non è molto diversa dalla nostra. Non ci è mai mancata la pasta né altri alimenti adatti a Enea.
Piccolo trucco: noi ci portiamo sempre da casa un pezzo di Parmigiano Reggiano. È uno snack perfetto e, più di una volta, ci ha risolto merende e pasti al volo.
Prima di partire
Documenti: per soggiorni inferiori ai 90 giorni in Argentina non è richiesto il visto: è sufficiente il passaporto valido per tutta la durata del viaggio. Se avete intenzione di entrare anche in Cile, il passaporto deve avere una validità residua di almeno 6 mesi dalla data di ingresso. Per guidare in Argentina è necessaria la patente internazionale (accompagnata da quella italiana). Non importa se sia basata sulla Convenzione di Vienna o di Ginevra: scegliete in base alla validità e ai viaggi avete in programma nel prossimo anno. Attenzione: sono necessarie almeno 2 settimane per ottenerla, presentando tutti di documenti in motorizzazione civile.
Voli interni in Argentina: Aerolíneas Argentinas collega tutte le principali destinazioni del Paese. Anche se esistono autobus di lunga percorrenza, le distanze sono enormi e, a meno che non abbiate tanto tempo a disposizione, vi consigliamo di spostarvi in aereo. Noi avevamo valutato l’opzione del pass a tariffa fissa offerto dalla compagnia, ma al momento della prenotazione non era più disponibile per le tratte che ci interessavano. In ogni caso, il risparmio sarebbe stato minimo. Un aiuto prezioso è arrivato da Roberta del call center Aerolíneas Argentinas (+39 06 482961): è stata fondamentale per trovare le migliori soluzioni di volo e coincidenze, alcune delle quali non erano visibili online. Se dovete pianificare voli interni, contattarla può fare la differenza.
Spostamenti con Cabify anche in aeroporto: prima della partenza avevamo letto racconti poco rassicuranti sui trasferimenti dagli aeroporti di Buenos Aires alla città, tra taxi abusivi e truffe. La nostra esperienza, invece, è stata molto positiva. Abbiamo utilizzato l’app Cabify fin dall’arrivo (scegliendo la categoria XL per i bagagli) e per tutti gli spostamenti in città. L'app è comodissima, si trova facilmente una vettura disponibile e non abbiamo mai aspettato più di 8-10 minuti. Inoltre, saprete subito quanto spenderete (sempre cifre irrisorie) e non avrete bisogno di pagare in contanti perche è collegato alla carta di credito / debito.
Uber in Argentina è illegale, e quando abbiamo provato a cercare un driver i tempi erano molto lunghi e accettavano solo pagamenti in contanti
Comunicazioni e connettività: negli ultimi anni, se disponete di uno smartphone compatibile, la soluzione più comoda per restare connessi durante un viaggio è affidarsi a uno dei tanti servizi di connettività tramite eSim. Dal sito web o dall’app del fornitore potete acquistare la sim virtuale che meglio si adatta alle vostre esigenze, scegliendo durata e quantità di GB, e installarla direttamente sul telefono in pochi minuti. In genere, le eSim per viaggiatori non includono SMS e chiamate, ma potrete comunque utilizzare app come WhatsApp, iMessage e FaceTime senza problemi.
Se volete confrontare le diverse offerte disponibili, vi consigliamo questo strumento davvero utile: https://esimdb.com/it
Noi, ad esempio, ci siamo trovati benissimo con Airalo: sia in Argentina che in Cile la connessione è sempre stata stabile e veloce. Vi lasciamo anche un link per ottenere un piccolo sconto!
Cambio valuta, carte e contanti: la gestione del denaro in Argentina è complicata.
A inizio 2024 un euro valeva circa 380 pesos argentini, ora siamo intorno ai 1.150 al cambio ufficiale e circa 1.400 al blue dollar.
Il blue dollar è il cambio parallelo e non ufficiale usato in Argentina per convertire contanti (principalmente dollari o euro) in pesos, più conveniente rispetto al cambio ufficiale. Esiste a causa delle restrizioni economiche locali e dell'inflazione elevata. Fino a poco prima del nostro viaggio, per i viaggiatori era vantaggioso portare contanti e cambiarli sul mercato parallelo (in negozi o agenzie informali dette cuevas) per ottenere più pesos rispetto al tasso ufficiale. Si poteva risparmiare anche il 50%. A fine 2023 l'attuale presidente Milei ha svalutato il pesos argentini della meta del valore, per combattere questa "dollarizzazione" riducendo sensibilmente le differenze tra cambio ufficiale e blue dollar. Ora la differenza oscilla tra il 5% e il 20% e, a nostro avviso non è più vantaggioso. Le carte di credito sono accettate praticamente ovunque e conviene pagare con una carta per travelers tipo Revolut o Wise. Questo il link di invito
Dimenticate i bancomat, ci sono ma il massimo prelevabile in pesos equivale a meno di 40 euro, con delle spese di commissione fisse che erano oltre la metà dell'importo.
Avevamo letto numerosi forum e blog dove consigliavano di usare Wester Union per ottenere contanti a un cambio vantaggioso e senza commissioni, ma solo gli sportelli principali, fornivano denaro, mentre tutti gli altri negozi abilitati non avevano contanti. Il problema è che in ognuno di questi c'è una coda infinita e perdere almeno 2 ore (più probabilmente 3) per ritirare denaro in un viaggio pianificato con i giorni contati, per noi non aveva senso.
Abbiamo cambiato l'equivalente di circa 80 euro in una cueva in centro a BA (mai affidarsi a chi vi chiede di cambiare per strada a prezzi vantaggiosi!) e abbiamo fatto fatica a finire i contanti. La Revolut è comodissima, senza commissioni e (essendo VISA/Mastercard) accettata ovunque.
Abbigliamento adeguato in Patagonia: siamo stati in Patagonia a inizio gennaio e le temperature erano piacevoli, ma sempre con un po’ di vento fresco. Il consiglio è vestirsi a strati, come in montagna. Noi avevamo un micropiumino (100 gr) e una shell antivento/antipioggia. Per Enea, pantaloni e maglia termica, più un pile per le giornate più fredde
Prenotare la gita in barca al Parco Los Glaciares in anticipo: qui le escursioni in barca sono tra le esperienze più richieste. Noi abbiamo prenotato il tour qualche giorno prima di partire (una settimana prima della data effettiva). Ci sono tanti tour che si possono fare nel parco, ma questo è il più completo che abbiamo trovato:
Raggiungere il Parco nazionale di Torres del Paine: volevamo assolutamente includere un parco della Patagonia cilena nel nostro itinerario, e questo ci ha conquistato fin da subito. Raggiungerlo, però, non è semplicissimo. La base ideale per soggiornare è Puerto Natales, che dista più di 4 ore di auto da El Calafate (oppure 5-6 ore in autobus).
Attenzione ai tempi di percorrenza indicati sui navigatori (Google Maps incluso): segnalano circa 3 ore e 30 minuti, ma il percorso suggerito svoltando a El Cerrito non è mantenuto ed è impraticabile. L’unico tragitto possibile passa da Esperanza, dove troverete l’unico ristoro e benzinaio prima di raggiungere il Cile.
Abbiamo valutato diverse soluzioni per evitare di tornare a El Calafate dopo Puerto Natales, ma nessuna era fattibile con la nostra tappa seccessiva: Ushuaia. Da Puerto Natales si può arrivare in auto o bus fino a Punta Arenas e imbarcarsi su una crociera che attraversa lo Stretto di Magellano e arriva a Ushuaia, ma le tariffe sono alte e il viaggio richiede 10-12 ore e non compatibile in una sola giornata. Un’altra alternativa è volare fino a Puerto Williams, sull’isola Navarino di fronte a Ushuaia, ma avremmo dovuto fermarci una notte e prendere un traghetto il giorno successivo.
Per questo motivo, la soluzione migliore per noi è stata tornare a El Calafate e prendere un volo diretto per Ushuaia. Puerto Natales è una cittadina tranquilla affacciata su un fiordo della Patagonia cilena, ed è il centro abitato più vicino al Parco Torres del Paine. Dalla città all’ingresso del parco ci vogliono circa 1 ora e 30 minuti di auto, più altri 30 minuti per raggiungere il Lago Grey o i punti di partenza dei principali trekking. La strada è asfaltata solo per metà, ma sempre ben tenuta e facilmente percorribile. Anche all’interno del parco le strade sterrate sono ampie e senza buche.
Noleggio auto in Patagonia e gestione frontiera cilena: se viaggiate in alta stagione (da dicembre a febbraio), prenotate l’auto in anticipo. Abbiamo incontrato diversi turisti che, arrivati sul posto senza prenotazione, non hanno trovato disponibilità.
Noi abbiamo noleggiato con Hertz Argentina, direttamente all’aeroporto di El Calafate. L’ufficio chiude alle 20:00: se avete una prenotazione vi aspetteranno, ma vi consigliamo di avvisarli in caso di arrivo serale e mettere in conto la night tax (circa 20€). Se siete alla ricerca dell'offerta più conveniente, fate un preventivo qui.
Queste le opzioni aggiuntive:
tasse aeroportuali obbligatorie per noleggi in aeroporto (circa 50€)
Cruce de Frontera: un documento (un foglio) obbligatorio per attraversare il confine con il Cile. Per ottenerlo, bisogna inviare via email copia di patente e passaporto dei guidatori con qualche giorno di anticipo. Il costo è di circa 50-60€
Al confine, la procedura è semplice ma richiede tempo: prima ci si ferma alla dogana argentina per il controllo documenti e il timbro sul foglio; poi, dopo 5 minuti di strada, si arriva alla dogana cilena per il controllo d’ingresso e un secondo timbro. La frontiera cilena ha orari di apertura e chiusura (quando siamo passati noi era aperta dalle 8:00 alle 21:30), ma vi consigliamo di verificarli prima di partire. Inoltre, a causa delle code che si formano alla frontiera cilena, mettete in conto almeno un’ora di attesa, sia all’andata che al ritorno.
Non è consentito portare in Cile prodotti alimentari freschi o confezionati aperti. Per questo motivo abbiamo lasciato al nostro host di El Calafate, biscotti e parmigiano che ci servivano per il resto del viaggio con Enea.
Alla riconsegna dell’auto, è fondamentale avere i 4 timbri sul documento "Cruce de Frontera":
uscita dall’Argentina
ingresso in Cile
uscita dal Cile
ingresso in Argentina
Attenzione: Se manca anche solo un timbro, dovrete tornare in frontiera per farlo mettere prima di poter chiudere il contratto di noleggio!!!
Prenotare la gita al Lago Grey: se viaggiate in alta stagione, è indispensabile prenotare in anticipo la gita in barca sul Lago Grey: durante la nostra visita era sempre sold out. L’escursione dura circa 3 ore e include la navigazione fino al fronte del ghiacciaio Grey e un breve trekking fino al rifugio. Il link per la prenotazione lo trovate qui
Droni vietati in Patagonia: se viaggiate con un drone, sappiate che in tutta la Patagonia, sia argentina che cilena, è vietato far volare droni senza autorizzazione. Per questo motivo, noi abbiamo scelto di non portarlo per questo viaggio.
Assicurazione: fondamentale per viaggiare sereni e con una copertura adeguata in caso di imprevisti, che in viaggio possono sempre capitare. Per questo viaggio abbiamo utilizzato la nostra polizza annuale, che rinnoviamo da tempo e che ci copre per tutto un anno durante i nostri viaggi in giro per il mondo. Qui trovate il link alla nostra assicurazione di fiducia: