È proprio questa l’immagine che mi è rimasta impressa di questa splendida isola, circondata da un mare blu, protagonista di un famoso film dall’omonimo titolo “Le grand Blu” (L. Besson, 1988).

Un'isola che accontenterà anche i più esigenti: piccoli paesini da scoprire, spiagge una diversa dall’altra, una Chora da cartolina e trekking indimenticabili.  L’isola si articola in tre sezioni differenti: la zona di Kato Meria a sud, la Chora e Katapola nella parte centrale e Aegiali a nord.

Spiagge

L’isola offre diverse tipologie di spiagge sparse lungo tutta la sua costa, da nord a sud. Partiamo con ordine dal nord, dalla zona di Aegiali. Siamo stati in due spiagge, entrambe belle e comode da raggiungere: la spiaggia di Ormos, la spiaggia del porto, con sabbia chiara e acque cristalline e la vicina Levrossos, alla quale si accede dalle scalinate della taverna. Tutte abbastanza tranquille in mattinata e poco affollate.

Nella zona centrale dell’isola, abbiamo apprezzatola spiagga di Maltezi, che si raggiunge a piedi con una passeggiata di 15min dalla fine di Xylokeratidi. Acque turchesi e trasparenti, nel pomeriggio tende ad affollarsi.

Siamo stati anche a Agia Anna nel tardo pomeriggio. La spiaggia è quasi inesistente, bisogna sistemarsi sulle rocce e la gente è davvero troppa! Forse anche per questo motivo, non ci ha particolarmente convinto. Sicuramente in un altro periodo dell'anno fa un effetto diverso.

Infine, nella zona sud siamo stati a Kalotarissa. Potete optare per la parte attrezzata sul lato sinistro della baia (2 lettini e ombrellone a 10€) oppure per la spiaggia libera. Acqua davvero turchese, l’ingresso più semplice nella parte a sinistra, negli altri è più difficile per il fondale di roccia.

Tramonti

La Chora è stata  lo sfondo per indimenticabili tramonti. Per il primo abbiamo scelto di arrivare in cima al Castro, posizionato sulla cima della collina. Preparatevi ad un forte vento e a scatti molto romantici verso il mare o verso i mulini che sovrastano il paese.

Per il tramonto successivo, abbiamo deciso di cambiare leggermente la posizione e si siamo recati ai mulini. Anche qui non abbiamo potuto risparmiare scatti: i colori ramati, arancioni e rosa innondano il panorama intorno e smorzano un po’ il vento pazzesco che qui sembra quasi portarti via. Vi assicuro che non sto ingigantendo le cose: le foto sono la testimonianza!

Punti di interesse

Amorgos ha davvero molto da offrire, ma ciò che la rende unica è sicuramente il bel monastero Panagia Hozoviotissa. Incastonato nella roccia, si raggiunge con una scalinata a strapiombo sul bel mare blu. Vi consigliamo di visitare all’interno la cappella principale con l’icona della Madonna proveniente da Hozovo in Palestina che secondo la leggenda avrebbe dato il via alla sua costruzione. Al termine della visita, vi verranno anche offerti dei loukomi accompagnati da rakomelo.

La Chora con le sue viette e le porte e persiane colorate di turchese, verde e giallo merita anche lei una visita, sia di giorno che di sera. Durante la giornata troverete pochi turisti, mentre alla sera avrete modo di apprezzarne la vitalità, per una cena in centro o per bere il rakomelo in un bar nella piazzetta di fronte alla chiesa.

Forse non tutti sanno che non solo Zante vanta un relitto sulla spiaggia. Anche Amorgos ha il suo Navajo: l’imbarcazione Inland, arenata in una caletta a sud nel 1980 e successivamente rinominata Olympia. Una volta posteggiato lungo la strada, si raggiunge con un semplice sterrato di circa 10min. Il relitto ha un suo fascino malinconico, dopo gli scatti di giorno abbiamo deciso di tornarci anche alla sera.

Infine, se siete appassionati di liquori locali, vi consigliamo la breve visita da Amorgion, l’unica distilleria dell’isola. Noi abbiamo apprezzato sia il loro rakomelo che lo tsipouri (rakomelo con l’aggiunta di zucchero).

Prima di partire

Battente di Amorgos
  • Come si raggiunge? Si raggiunge in traghetto da diverse isole, noi ci siamo arrivati da Koufonissi in 30 min circa

  • Quanti giorni servono? Noi gli abbiamo dedicato cinque giorni e non ci sono dubbi: non avrete modo di annoiarvi perché l’isola ha davvero molto da offrire

  • Come mi muovo sull'isola? Il mezzo migliore è sicuramente l’auto. Le strade sono tutte asfaltate, ma il vento è spesso molto forte e le distanze non brevi, per questo sconsigliano lo scooter. Noi abbiamo noleggiato da FM Rent a car Amorgos, che ha due sedi: una a Katapola e una al porto di Aegiali. È attivo anche un servizio di autobus con fermate nei principali punti di interesse. Se non avete fretta, anche questa potrebbe essere una soluzione. Li abbiamo visto abbastanza spesso in giro, ma non aspettatevi una grande puntualità...

  • Dove soggiornare? Noi abbiamo scelto una struttura Airbnb in posizione strategica all’inizio della Chora. È disponibile un ampio posteggio pubblico a poca distanza e due minimarket ben forniti nella Chora. La camera è molto funzionale (c’è anche la lavatrice!) e ha un bel balcone con vista sul Castro per la colazione

  • Dove mangiare? L’isola offre alcuni ristoranti ancora molto tradizionali:
    • Primo tra tutti Ston Pyrgo a Arkesini. Cucina casereccia, saporita e con porzioni abbondanti. Davvero una tradizionale taverna greca: da non perdere la capra al forno e il dakos con formaggio locale.
    • Un po’ più in centro, all’ingresso della Chora trovate invece O Parvas. Piatti principalmente a base di carne, tutti molto buoni porzioni e molto abbondanti.
    • Per una cena più moderna, potete provare invece Anemi a Katapola a pochi passi dalla spiaggia
    • Oppure Apospero nella Chora